Il Parlamento europeo ha detto sì alla nuova Commissione con 461 voti a favore, 157 contrari e 89 astenuti. La composizione della Commissione von der Leyen rispecchia gli equilibri della maggioranza che sostiene la presidente eletta: commissari Popolari in maggioranza, seguiti da socialisti e poi liberali. Un portafoglio assegnato a un Conservatore dell'Ecr e uno a un indipendente vicino ai Verdi. Von der Leyen ha mancato l'obiettivo della parità di genere, ma il prossimo esecutivo Ue è in assoluto la Commissione con la piu' consistente presenza femminile della storia della Ue.
"Il Green Deal europeo è la nostra nuova strategia di crescita. Ci aiuterà a ridurre le emissioni e favorire la creazione di posti di lavoro", ha detto Ursula von der Leyen intervenendo dinanzi al Parlamento europeo.
"Il nostro settore guida deve essere la protezione del clima - ha detto - è una questione esistenziale per l'Europa e per tutto il mondo. L'85% delle persone vive in condizione di estrema povertà nei 20 paesi più vulnerabili e al cambiamento climatico". "Vediamo Venezia sotto l'acqua, le foreste in Portogallo colpite da incendi, siccità, tutte cose che accadevano anche in passato ma non con tale frequenza e intensità. Ora non spossiamo perdere neanche un secondo, dobbiamo lottare contro il cambiamento climatico", ha aggiunto.
Migranti: "Trovare una risposta umana ed efficace"
L'Europa si è spaccata sulla crisi dei migranti, ma ora dovrà andare avanti per "trovare una risposta umana ed efficace", perché è "orgogliosa dei propri valori e dello stato di diritto", ha proseguito von der Leyen. "È stato tragico sapere che una madre in Viet Nam ha ricevuto il messaggio dalla figlia che sta morendo asfissiata nel cassone di un camion - ha aggiunto ricordando la tragedia dei 39 migranti morti cercando di raggiungere il Regno Unito - per quelle persone, le loro madri, i padri, gli amici, siamo tutti d'accordo che questo non deve più succedere".
Quella dei migranti "è una sfida comune, un tema che ci ha spaccati ma è nostro interesse da un lato che chi rimane sia integrato nella nostra società, mentre chi non ne ha diritto sia rimpatriato. Dobbiamo rompere il modello crudele dei trafficanti, riformare i sistemi di asilo senza dimenticare i valori di responsabilità e solidarietà, consolidare le frontiere esterne per tornare a un sistema Schengen perfettamente funzionante, investire in partenariati con i paesi di origine": non sarà facile ma dobbiamo provare".