Il partito conservatore britannico voterà in serata se confermare la fiducia nella sua leader, la premier britannica Theresa May, messa sotto accusa per l'accordo raggiunto con l'Ue sulla Brexit. Il processo è stato innescato dopo che almeno 48 deputati conservatori hanno inviato una lettera di sfiducia nei confronti della sua leadership a Sir Graham Brady, alla guida della Commissione 1922. Il regolamento interno dei Tory prevede che questo sia il numero minimo per innescare l'iniziativa di sfiducia.
May, in carica dal 2016, poco dopo la vittoria della Brexit nel referendum sull'uscita dall'Ue, ha tre opzioni davanti a sè: la leader conservatrice può vincere la votazione, ottenendo il sostegno di almeno 158 parlamentari ed evitando così di essere defenestrata; in caso di sconfitta, si avvierà una competizione interna per scegliere un altro leader, alla quale lei non potrà candidarsi. May intanto ha annunciato che si batterà contro il voto di sfiducia del suo stesso partito con "tutto quello che ho". Parlando da Downing Street, la leader dei Tory ha sottolineato che la votazione può ritardare o bloccare la Brexit. "L'unica cosa che un nuovo leader potrà fare sarà ritardare o revocare l'articolo 50", ha sostenuto.