Londra - Se il Regno Unito non uscira' dall'Unione europea, il rischio e' che agli oltre 300mila migranti annuali verso il Paese se ne aggiungano altri 100mila, ogni 12 mesi, provenienti dalla Turchia: lo ha detto Priti Patel, sottosegretaria al lavoro del governo di David Cameron e britannica proveniente da una famiglia ugandese di origine indiana. Secondo Patel, che cosi' continua a puntare sull'immigrazione come argomento principale dei pro-Brexit, il rischio e' legato al fatto che il premier Cameron "sta sostenendo l'appartenenza della Turchia all'Unione europea", un qualcosa visto dagli euroscettici del Regno Unito come un grande rischio per la stabilita' delle frontiere britanniche. Patel nel suo ragionamento si e' rifatta a uno studio del think tank MigrationWatch, secondo il quale appunto l'immigrazione netta verso la Gran Bretagna potrebbe arrivare a 420mila persone l'anno nel caso di un 'matrimonio' fra Ankara e Bruxelles. Sempre secondo lo stesso rapporto, in questo modo la popolazione del Regno Unito potrebbe arrivare a 76 milioni di persone nel 2035, contro gli attuali 64 milioni. Anche Michael Gove, ministro della Giustizia e leader insieme a Boris Johnson del fronte pro-Brexit, parlando con la Bbc ha dato man forte a Patel, sottolineando la "volonta'" di Cameron di aprire alla Turchia. In giornata e' previsto un discorso contro la Brexit dell'ex primo ministro laburista Gordon Brown, successore di Tony Blair a Downing Street. (AGI)