Brasilia, 31 mag. - Il ministro brasiliano alla Trasparenza, Fabiano Silveira, si e' dimesso dopo che da un'intercettazione trapelano le sue critiche all'inchiesta sul colosso petrolifero Petrobras. Lo rivelano fonti governative. E' il secondo ministro del governo ad interim di Michel Temer a cadere per lo scandalo Petrobras.
Petrobras, macchia da 2 miliardi sul 'lulismo'
Lo scorso 23 maggio il ministro alla Pianificazione, Romero Juca, e' stato esonerato dal governo, dopo un'intercettazione nella quale sosteneva che ci sarebbe voluto un "patto" per costringere il presidente Dilma Rousseff a dimettersi per fermare le inchieste su Petrobras. La presidente Rousseff e' stata sospesa dalla carica per sei mesi, periodo in cui si svolgeranno le Olimpiadi di Rio e in cui dovra' attendere la pronuncia finale del Senato nei suoi confronti.
La tv Globo nella notte di domenica ha diffuso un'intercettazione del marzo scorso in cui si sente Silveira parlare dell'inchiesta Petrobras con il presidente del Senato, Renan Calheiros e con Sergio Machado, ex-presidente di Transpetro, una fliale di Petrobras, entrambi indagati. A marzo Silveira era membro del Consiglio nazionale di Giustizia. (AGI)