Yangtze: recuperati 97 corpi, 345 'dispersi'

di Eugenio Buzzetti

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Pechino, 5 giu. - Sale a 97 il numero di corpi recuperati dalla nave da turismo 'Stella d'Oriente' affondata ribaltandosi nelle acque del fiume Yangtze la sera del 1 giugno scorso con 458 persone a bordo, mentre anche le autorità cinesi perdono le speranze di trovare in vita altri passeggeri, oltre ai 14 superstiti. Nelle scorse ore la 'Stela d'Oriente' è stata capovolta da gru montate su alcune imbarcazioni di 180 gradi.

L'operazione è avvenuta, ha spiegato il portavoce del Ministero dei trasporti cinese, Xu Chengguang, "in base al giudizio generale secondo cui non ci sono possibilità di trovare sopravvissuti". La nave, ora, appoggia sullo scafo, anche se le immagini diffuse dai media cinese mostrano che l'imbarcazione è quasi interamente coperta dall'acqua.

Nella serata di ieri, un gruppo di abitanti di Jianli, la località della provincia centrale cinese dello Hubei all'altezza della quale si è verificato l'incidente, hanno tenuto una veglia di commemorazione per gli oltre trecento dispersi nella tragedia navale: tra di loro anche molti dei 1200 familiari delle vittime, che sono giunti a Jianli negli ultimi giorni, secondo le cifre diffuse dalla Cctv, molti dei quali alloggiano in hotel della zona sorvegliati da un aumento delle forze dell'ordine soprattutto nei punti di maggiore ritrovo dei familiari delle vittime.

05 giugno 2015

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