L'economia cinese ha ancora bisogno del sostegno del governo: è quanto emerge dal discorso tenuto dal premier Wen Jiabao al World Economic Forum, la cui sessione estiva si è aperta giovedì a Dalian, capitale della provincia cinese del Liaoning. "Gli sforzi per sostenere l'economia sono stati tempestivi, imponenti ed efficaci- ha detto Wen facendo riferimento al pacchetto di stimoli da 4mila miliardi di yuan (circa 400 miliardi di euro) lanciato nel novembre scorso- ma la ripresa cinese rimane instabile e sbilanciata". Pechino, pertanto, perseguirà nell'applicare una politica fiscale espansiva e una politica monetaria "moderatamente" espansiva, ha proseguito il premier, senza prospettare ulteriori misure rispetto a quelle già annunciate. Wen ha poi difeso l'impiego delle misure straordinarie: "Ritenere che il pacchetto di stimoli equivalga semplicemente a 4mila miliardi di yuan di investimenti è un equivoco. Le misure straordinarie di sostegno all'economia mirano all'aumento della domanda interna e alla crescita economica sia attraverso i consumi che tramite gli investimenti. I nostri sforzi puntano a rendere la spesa delle famiglie il motore principale della crescita economica". L'economia cinese, da sempre orientata alle esportazioni, ha subito un notevole impatto in seguito al calo della domanda dall'estero causato dalla crisi globale, ma i dati ufficiali relativi alla crescita nel secondo trimestre mostrano un +7.9% (contro il deludente +6.1% registrato nel primo trimestre), e il premier si è detto fiducioso sul raggiungimento del traguardo del +8%, da molti ritenuto la crescita minima necessaria alla Cina per evitare tensioni sociali. Le misure straordinarie all'economia varate dal governo di Pechino hanno suscitato diversi timori- in Cina e all'estero- sui rischi connessi all'inflazione o alla crescita di un'ennesima bolla speculativa; Wen, pur riconoscendo tali pericoli, ha affermato che il governo "vigilerà su tutti i rischi, inflazione inclusa". Al Forum Economico Mondiale di Davos, nel gennaio scorso, Wen Jiabao aveva accusato esplicitamente il modello finanziario occidentale di essere la causa della crisi globale; ma nel discorso di Dalian ha smorzato i toni polemici, sottolineando la necessità di "cooperazione a tutto campo, dalle politiche economiche alla lotta al protezionismo".