Di Eugenio Buzzetti
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Pechino, 24 set. - Diciannovemila arresti in tre mesi. E' il bilancio della maxi-operazione "Thunderbolt 15" contro le triadi compiuta congiuntamente dalle forze di polizia della provincia sud-orientale cinese del Guangdong, di Hong Kong e di Macao. Lo hanno annunciato oggi i media cinesi. A Hong Kong sono finite dietro le sbarre 4343 persone (più di 1700 delle quali provenienti dalla Cina continentale). In totale, sono stati confiscati 102 milioni di dollari di Hong Kong in denaro (pari a tredici milioni di dollari) e 67 milioni in droga, armi, dvd pirata e sigarette di contrabbando. Oltre undicimila gli arresti nella provincia del Guangdong e quasi quattromila a Macao.
La maxi-retata, divisa in cinque azioni principali è stata condotta tra giugno e settembre scorsi e ha preso di mira soprattutto il traffico di droga, la prostituzione, i prestiti illegali e le sale di gioco d'azzardo, illegali nella Cina continentale. In base ai risultati delle indagini, scrive oggi il quotidiano China Daily, la polizia cinese ha scoperto nuovi modi di operare in Cina da parte delle organizzazioni criminali di Hong Kong e Macao. Il 90% delle attività illegali scoperte in Cina, secondo la polizia del Guangdong, avevano origine nella località di Maoming, e presto ci sarà una nuova operazione congiunta con la polizia di Hong Kong per contrastare il fenomeno delle truffe telefoniche. L'operazione di polizia è stata la più lunga del suo genere mai registrata e, riporta la stampa cinese, costituirà un modello per le future cooperazioni con le forze di polizia trans-frontaliere.
24 OTTOBRE 2015
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