Di Eugenio Buzzetti
Pechino, 15 lug. - I leader dei 49 Paesi di Asia ed Europa presenti oggi a Ulaanbaatar per partecipare al summit dei Paesi Asem (Asia-Europe Meeting) hanno condannato l'attacco di giovedì sera a Nizza e osservato un minuto di silenzio in ricordo delle vittime. Tra le prime reazioni all'attentato che ha provocato almeno 80 morti, c'è quella del presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk. "E' un tragico paradosso che al centro di questo attacco ci fossero persone che celebravano la libertà, l'uguaglianza e la fraternità", ha commentato Tusk.
"Oggi tutti noi siamo al fianco del popolo francese e del suo governo. Condanniamo questa tragedia e continuiamo la nostra battaglia contro la violenza estrema e l'odio". Aperta condanna anche da parte del primo ministro giapponese, Shinzo Abe, che ha definito "imperdonabile" l'attacco di ieri, un atto di "vile terrorismo che ha travolto persone innocenti". Il primo ministro cinese Li Keqiang ha espresso le proprie condoglianze alle famiglie delle vittime e ha ribadito che la Cina si oppone al "terrorismo in tutte le sue forme".
Tusk ha poi sottolineato l'importanza dell'adesione al diritto internazionale da parte di tutti i Paesi membri, in un velato richiamo alla Cina e alla sentenza della Corte Permanente di Arbitrato dell'Aia di martedì scorso favorevole alle Filippine sul Mare Cinese Meridionale. I giudici dell'Aia hanno negato ogni diritto storico e giuridico alle rivendicazioni di Pechino nell'area. La Cina non riconosce valido il verdetto dei giudici e ha ribadito anche ieri, tramite lo stesso primo ministro Li Keqiang, la propria posizione di risolvere le dispute territoriali tramite il negoziato bilaterale. L'Asem è il vertice biennale informale inter-regionale che si occupa delle questioni relative alla politica, alla sicurezza, alla finanza, all'economia e alla cultura dei Paesi euro-asiatici.
15 LUGLIO 2016
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