Pechino, 8 giu.- Un sisma di magnitudo 5,3 della scala Richter ha colpito la regione autonoma dello Xinjiang, nel nord ovest della Cina, mercoledì alle 9.53 ora locale. L'epicentro, ha riferito l'agenzia di stampa Xinhua, è stato localizzato nei pressi della strada SS312, a 30 km dalla contea di Toksun e a 80 km dalla prefettura di Turpan, a circa 5 chilometri di profondità. Non si hanno notizie di vittime. Sono poi seguite due scosse di assestamento di grado 4,1 e 4,2. Il sisma ha provocato la caduta in strada di alcuni massi rocciosi nel vicino distretto di Dabancheng; un autista, nel tentativo di evitarli, ha sterzato bruscamente causando un tamponamento a catena che coinvolto 17 automobili. Nella collisione 5 persone sono rimaste ferite, tra cui 2 in modo grave.
Al momento della scossa la popolazione aveva da poco iniziato a lavorare e si è precipitata fuori dagli uffici e dalle case; anche i pazienti ricoverati nei due ospedali locali sono stati fatti evacuare. Secondo quanto riferito da un residente, dopo il terremoto la gente non osava tornare all'interno degli edifici, anche se questi non hanno riportato danni significativi. Suo figlio, insieme a oltte 800 studenti, stava facendo l'esame di stato – il temuto Gaokao - che ha continuato a svolgersi regolarmente. Il direttore dell'ufficio del dipartimento dell'Educazione, Wang Chuntao, ha infatti confermato che nonostante il sisma la situazione di normalità è stata presto ripristinata nei due istituti scolastici dove era in corso l'esame. Al momento il ministero dell'Educazione ha attuato piani di evacuazione di emergenza in tutte le scuole.
Da 70 anni non si verificava nella contea di Toksun un terremoto di grado superiore a 5, e tuttavia la regione e la popolazione non hanno subito gravi danni, ha fatto sapere il responsabile del dipartimento per l'emergenza terremoti del Xinjiang.
di Anna Rita de Gaetano
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