Pechino, 17 dic. - Le banche cinesi dovranno affrontare "i rischi connessi a cattivi prestiti" e alla "concentrazione delle linee di credito solo in certe industrie e verso grandi compagnie" per quello che viene definito un "lungo lasso di tempo": lo ha dichiarato ieri il commissario disciplinare della China Banking Regulatory Commission Wang Huaqing, nel corso di un forum economico tenutosi a Pechino. "Sono stati concessi troppi prestiti a settori come infrastrutture, trasporti, energia e immobiliare - ha detto il commissario dell'authority bancaria cinese - e quelli aperti verso i cosiddetti 'grandi clienti', cioè gruppi che vantano linee di uguali o superiori ai 50 milioni di yuan, costituivano il 66.9% del totale alla fine di ottobre". Le affermazioni di Wang arrivano giusto in contemporanea a un rapporto dell'agenzia internazionale di rating Fitch, secondo il quale il boom del credito avviato quest'anno dalle banche del Dragone comporta una necessità impellente di bilanciare la crescita dei prestiti con i capitali detenuti. Nei primi 11 mesi dell'anno, su impulso del governo, le banche cinesi hanno concesso prestiti per l'incredibile cifra record di 9210 miliardi di yuan (circa 920 miliardi di euro), più del doppio di quanto messo a disposizione nello stesso periodo dell'anno scorso. I nuovi prestiti potrebbero facilmente raggiungere quota 9600 miliardi di yuan entro la fine dell'anno. Negli ultimi mesi la CBRC ha varato diverse misure per tenere sotto controllo il credito, ridurre il rischio dei crediti inesigibili, bloccare l'afflusso della liquidità in settori potenzialmente rischiosi e lontani dall'economia reale come l'immobiliare o il mercato azionario e per aumentare il capital ratio minimo detenuto dalle banche.