Rimbalzo dell'industria in Asia e Germania
L'industria cinese mostra quindi segnali di resistenza ai venti della crisi globale. Il sottoindice relativo all'attività manifatturiera è infatti salito a quota 53,6, accompagnato dal dato su ordini e scorte. Solo gli ordini alle esportazioni hanno subito una marcata flessione, riflettendo le difficoltà dei Paesi dell'Eurozona.
L'altro indice Pmi, quello rilevato dalla banca Hsbc, si è invece attestato a quota 48,8, in linea con il dato di dicembre.
Alla Cina ha fatto eco la Germania, che ha visto il proprio Pmi rimbalzare per la prima volta da settembre. L'indicatore è salito a quota 51 da 48,4 del mese precedente. Il buon andamento dell'attività industriale tedesca non è stato però sufficiente a riportare in fase di espansione l'economia dell'Eurozona. Il Pmi della regione è salito da 46,9 di dicembre a 48,8, ma resta, per il sesto mese di fila, sotto quota 50 e quindi in contrazione. Si tratta comunque del secondo miglioramento consecutivo.
In Italia l'indice Pmi è salito a 46,8 punti dai 44,3 di dicembre. In Francia è sceso a 48,5 da 48,9. Peggio di tutti la Grecia, dove il Pmi è a quota 41 e l'attività industriale sta cadendo al ritmo più sostenuto da quando il dato viene misurato (dalla società Markit).
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02/02/2012