La ricostruzione del Sichuan verrà completata prima del previsto. Le autorità cinesi hanno promesso che i ritmi dei lavori di ricostruzione nella provincia, devastata dal sisma, verranno accelerati, e la ricostruzione sarà portata a termine un anno prima rispetto a quanto precedentemente stimato.
Proprio alla vigilia del primo anniversario della scossa di 8.0 gradi di magnitudo, Mu Hong, tra i funzionari di grado più elevato che si occupano della pianificazione urbanistica, ha dichiarato che più di 37 miliardi di euro sono già stati investiti per la realizzazione di progetti nella provincia, e aggiunge che, se alla luce delle prime stime per la ricostruzione, effettuate lo scorso settembre, tre anni erano stati ritenuti necessari per completare tutti i lavori, "adesso abbiamo deciso che le attività di ricostruzione saranno accelerate, così da poter completare la ricostruzione in due anni; ciò significa entro settembre 2010"
Mu è il vice presidente della Commissione di Sviluppo e Riforma Nazionale, che controlla anche la pianificazione dell'economia.
Il devastante terremoto che il 12 marzo ha colpito la regione del Sichuan situata nel sud-ovest della Cina ha causato 87.000 fra deceduti e morti, e più di 5 milioni di persone hanno perso le loro abitazioni. Per gran parte i lavori di ricostruzione si stanno concentrando sulle strutture ospedaliere, scolastiche e sulle abitazioni.
Mu dichiara che ad aprile 2009, circa 360 miliardi di yuan (circa 40 miliardi di euro) erano già stati investiti in più di 21.000 progetti nel Sichuan e nelle vicine regioni del Gansu e del Shaanxi.
Particolare attenzione è stata prestata alla ricostruzione delle strutture scolastiche, dato che, secondo le stime ufficiali, sono 5.335 gli studenti deceduti o dispersi a causa del sisma, una cifra più bassa di quanto inizialmente stimato.