PRONTI A COMPETERE CON I BOEING
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PRONTI A COMPETERE CON I BOEING

PRONTI A COMPETERE CON I BOEING

AERONAUTICA
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DI MICHELE TRAVIERSO
Come molto altro riguardante la Cina, cercare di separare il grano dall'avena nel settore aerospaziale del paese di mezzo richiede esercizi di minuziosa attenzione. Nel settore civile, spiccano i tentativi sempre meno maldestri, di avere velivoli in grado di competere con Boeing e Airbus. Partiti con il Ma600, un bimotore turboelica, le ambizioni cinesi sono andate crescendo al pari del tonnellaggio dei mezzi. Al recente airshow di Zhuhai di novembre è stato presentato l'Arj21, un twin jet che andrà a competere con i regionali della Embraer e il Superjet della Sukoi-Alenia. Ad attrarre l'attenzione è stato però la maquette del più ambizioso programma civile di Beijing: il C919, che salvo sorprese dovrebbe prendere il volo alla metà del decennio. Il C919 mira a prendere una fetta, quanto grande non è dato saperlo, del mercato del trasporto aereo: l'Airbus A320 e il Boeing 737, tra gli aerei più diffusi al mondo. Per quanto sia ammirevole progresso, contenuto in relativamente pochi anni di sviluppo, c'è da dire che i principali elementi d'interesse di un aeromobile sono ancora tutti di provenienza americana o europea: avionica, motori e comandi fly-by-wire.
Queste ultime sono le tecnologie che più interessano i militari. Il volo inaugurale del Chengdu J20, un cacciabombardiere a bassa riflettenza radar, ovvero invisibile, durante la visita a Beijing del ministro della Difesa americano Robert Gates ha alimentato gli argomenti di chi vede una Cina sempre più aggressiva. Il reale progresso degli ingegneri cinesi è però frutto di golose speculazioni. Alcuni accorgimenti del J20 potrebbero provenire dal relitto del cacciabombardiere stealth americano, l'F117. Nel campo degli aerei senza pilota a controllo remoto, gli Uav, e nella missilistica, i progressi sono marcati. La recente rivelazione che la marina cinese sta lavorando a un missile in grado di affondare le portaerei americane di stanza nel Pacifico ha dato sostegno alla teoria che il progresso tecnologico cinese in campo aerospaziale sia più avanzato di quello che vogliano far effettivamente credere.
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27/01/2011
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