Di Eugenio Buzzetti
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Pechino, 29 set. - I timori di un nuovo rallentamento cinese dopo la pubblicazione degli ultimi dati industriali trainano al ribasso le piazze asiatiche. Le Borse cinesi hanno chiuso in ribasso oggi. Shanghai ha chiuso in rosso del 2,02%, a 3038,14 punti, mentre Shenzhen ha ceduto l'1,64% a fine seduta. A Tokyo, il Nikkei ha lasciato sul terreno il 4,05%, mentre l'indice Hang Seng di Hong Kong ha chiuso in ribasso del 3,2%, ai minimi degli ultimi due anni: sul dato pesano soprattutto le performance negative dei gruppi minerari, a cominciare dal gruppo svizzero di commodity trading Glencore - che qualcuno considera già la Lehman Brothers del settore minerario - che ha registrato una perdita del 28% nella seduta pomeridiana.
Gli investitori sono in attesa dei nuovi risultati del manifatturiero cinese, attesi per giovedì prossimo, dopo che il dato flash di settimana scorsa ha segnalato una nuova frenata e un nuovo record negativo: le aspettative per il dato finale di settembre sono per un valore ai minimi degli ultimi sei anni e mezzo. I timori per l'andamento dell'economia cinese hanno contribuito a trainare al ribasso ieri, anche le borse americane. Wall Street ha chiuso in ribasso la seduta, con il Nasdaq Composite che ha ceduto il 3% e lo S&P 500 che ha terminato la seduta in calo di oltre il 2%.
A preoccupare è soprattutto l'impatto del rallentamento di Pechino sull'economia americana, in previsione di un innalzamento dei tassi di interesse di un quarto di punto entro fine anno. Ieri, il governo cinese aveva diffuso i dati mensili dei profitti industriali, che hanno registrato un calo dell'8,8% ad agosto, ai minimi degli ultimi quattro anni. In forte ribasso, oggi, anche le piazze europee in apertura, che risentono anche delle incertezze sulle prossime mosse della Federal Reserve. Il Dax di Francoforte ha aperto in calo dell'1,28%, mentre Londra ha ceduto l'1,19% e Parigi l'1,43%. Milano ha aperto la seduta in calo dell'1,11%, a 20532 punti. Intanto, a sorprendere gli analisti, nelle ultime ore è stata la banca centrale indiana, la Reserve Bank of India, che ha deciso un taglio dei tassi sui prestiti dello 0,5%, portandolo ai minimi degli ultimi quattro anni.
29 SETTEMBRE 2015
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