Pechino e la mano tesa a Eurolandia
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Pechino e la mano tesa a Eurolandia

Pechino e la mano tesa a Eurolandia

RADIOBORSA
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Piazza Affari riprende tono grazie al miglioramento della congiuntura, specie sul minato fronte dei conti pubblici europei. Dopo i primi timori per l'esposizione eccessiva del Portogallo, svaniti grazie all'intervento delle autorità cinesi e tedesche pronte a sottoscrivere ulteriori quote in bond governativi, le piazze finanziarie hanno intrapreso la via rialzista trainate dalla riscossa dei titoli bancari. La nuova veste "solidale" della Merkel, per la prima volta disponibile ad interventi di sostegno nelle aste dei titoli pubblici dei Paesi Pigs, ha rilanciato le prospettive di tenuta dei conti pubblici e la stabilità dell'Euro alimentando il sentiment di fiducia dell'investitore europeo. Il debito fa meno paura, soprattutto per l'intervento della Cina ormai giunto a quote considerevoli, addirittura prossime a quelle storiche vantate nei confronti degli Usa. Il trend è chiaro: lo stock del debito pubblico europeo in mani cinesi (oltre 820miliardi di dollari) si avvicina ai numeri dell'esposizione americana (910miliardi). La nostra migliore garanzia su eventuali declassamenti del debito, nonché il miglior specchio delle ambizioni di Pechino.

15/01/2011
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