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Da allora, di anni e di fasi economiche ne sono passati, è arrivata la crisi raggelante del 2008, ma la Fraschetti Spa, che ha sede a Ceprano (Frosinone), non ha cambiato obiettivi, anzi ha fatto lievitare business e frontiere: oggi realizza un fatturato annuale di 49,5 milioni commercializzando oltre 15mila prodotti a 2.500 clienti. «In questo periodo - spiega l'amministratore delegato - abbiamo ulteriormente ampliato il numero di fornitori esteri: prima erano solo cinesi, oggi abbiamo rapporti commerciali con fornitori di Vietnam, India, Sri Lanka e Malesia. Insieme rappresentano il 10% delle nostre forniture, da affiancare al 40% di marca cinese».
Gli europei sono andati via via diminuendo: dal 10% di alcuni anni fa all'attuale 2-3%: «In Italia si confondono spesso le logiche di mercato con quelle che rappresentano solo gli interessi di pochi - sono le parole di Fraschetti -, in Asia invece abbiamo la possibilità di lavorare in un mercato di certo più competitivo ma di sicuro più libero». E l'occasione anche per trovare nuove idee: «Proprio in Cina - prosegue - abbiamo capito qual è l'importanza dei prodotti per la casa indoor e outodoor, li abbiamo portati in Europa prima di altri ed è stato un nuovo canale di business conquistato».
Oggi è impossibile fermare le lancette della globalizzazione, che va assecondata invece con intelligenza: «L'Italia può ricoprire un ruolo attivo - dice Fraschetti - anche se il nostro sistema economico ha molti lacci e lacciuoli che l'ostacolano e di certo gli enti, quali l'Ice, preposti al sostegno dell'internazionalizzazione, non sono all'altezza: spesso assomigliano a dei buoni circoli da the».
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IL NUMERO
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53%
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I fornitori stranieri della Fraschetti Il 40% dei fornitori è cinese, il 10% viene da Vietnam, India, Sri Lanka e Malesia, il 3% dalla Ue
31/07/2011
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