Pechino, 30 set.- Il Consiglio di Stato di Pechino haannunciato ieri un'altra serie di misure per frenare gli aumenti dei prezzi delle case e raffreddare il settore immobiliare: con i nuovi provvedimenti,gli anticipi da versare per l'acquisto di un immobile vengono innalzati al 30% del valore complessivo e vieneposto un limite al numero di abitazioniche un singolo acquirente può rilevare in quelle città in cui i prezzi sonotroppo alti, o sono cresciuti troppo velocemente o nelle quali, ancora,l'offerta è troppo bassa. Sono inoltre sospesi i mutui per l'acquisto dellaterza casa, e il Consiglio di Stato ha invitato gli istituti ad aumentare icontrolli sui prestiti, per evitare che finiscano ad alimentare un mercato giàcongestionato. Il governo cinese ha inoltre annunciato un'accelerazione della tassa sulle proprietà immobiliari cheattualmente è solo in fase sperimentale in alcune città, ma potrebbe prestoessere allargata a tutta la Cina. Quello annunciato ieri è solo l'ennesimo giro di vitesul real estate: nel corso degliultimi mesi Pechino ha ridotto sensibilmente le agevolazioni sui mutui ed aumentatoper ben tre volte il coefficiente di riserva obbligatoria delle banche;recentemente, inoltre, le banche sono state sottoposte a diversi stress testper valutare l'impatto che avrebbero sulle loro attività eventuali crolli dei prezzi degli immobili fino al 60% delvalore attuale.
Si vuole insomma frenare tanto l'imponente corsa al credito– che lo scorso anno ha condotto le banche ad erogare nuovi prestiti per 9590miliardi di yuan (1049 miliardi di euro), di cui una buona parte ha finanziato nuovi progetti immobiliari – che porreun limite al continuo rincaro dei prezzi delle case, cresciuti a ritmiallarmanti nelle 70 principali città cinesi fino al record di aprile, +12.8%anno su anno. Su quest'ultimo fronte, in realtà, i primi risultati dellepolitiche restrittive iniziano a vedersi: da agosto, i prezzi sono cresciuti aritmi stabili, ma l'obiettivo di Pechino è di approdare a una lenta diminuzionedei costi, senza innescare la traumatica esplosione di una bolla speculativacapace – secondo alcuni analisti – di compromettere la crescita economica dellanazione. L'Ufficio Nazionale di Statistica, inoltre, ha recentemente annunciatoche nel nuovo censimento verranno condotte anche indagini sulle unità abitative rimaste completamentevuote che, secondo diverse proiezioni, in alcune zone della Cina potrebberoarrivare al 40% del totale.
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