Pechino, 13 apr.- La Cina investirà nel salvataggio delle banche spagnole e continuerà ad acquistare debito pubblico emesso da Madrid: lo ha ribadito mercoledì mattina il primo ministro iberico Luis Zapatero nel corso di una conferenza stampa a Pechino. Zapatero ha confermato le dichiarazioni rese ieri sera da un funzionario spagnolo – che ha preferito rimanere anonimo per via delle regole del suo governo in materia - ai margini dell'incontro tra Zapatero e il premier cinese Wen Jiabao.
Secondo il funzionario anonimo Pechino si è anche impegnata a investire nelle privatizzazioni spagnole e ad aumentare le importazioni dalla Spagna. Al momento, secondo i dati del Tesoro spagnolo, la Cina detiene già il 12.5% del debito pubblico iberico, pari a 25 miliardi di euro su un totale di 523 miliardi. Nel gennaio scorso durante una visita a Madrid il vicepremier Li Keqiang aveva espresso sostegno alle misure del governo Zapatero per contrastare la crisi del debito provocata dalla bolla speculativa dell'immobiliare.
Dopo lo scoppio della crisi, la Spagna ha fissato nel febbraio scorso numerose misure restrittive per gli istituti di credito - che dovranno adeguarsi entro settembre - e ha tagliato le spese per ridurre il deficit. Madrid è ora alla ricerca della fiducia di investitori convinti della possibilità di ridurre velocemente quello che costituisce il terzo deficit di budget per ordine di grandezza in tutta l'Eurozona.
"Le basi su cui si fonda la ripresa globale non sono ancora solide e le prospettive dell'economia mondiale restano incerte – aveva dichiarato a fine marzo la portavoce del ministero degli Esteri di Pechino Jiang Yu -, i rischi della crisi del debito sovrano europeo non sono ancora superati. Come parte della risposta alla situazione dell'eurozona, abbiamo incrementato i nostri investimenti in eurobond e promosso maggiori investimenti e scambi commerciali tra Cina ed Europa".
Pechino, che detiene le più ingenti riserve in valuta estera al mondo, ha più volte affermato il proprio sostegno alle nazioni dell'Eurozona nel corso della crisi (questo articolo). A gennaio, ad esempio, la Cina aveva acquistato da Lisbona un miliardo di euro in bond a collocamento privato con scadenza a 18 mesi, promettendo anche di acquisire entro l'anno altri 5 miliardi di euro di obbligazioni portoghesi. Si tratta di acquisti che vanno ad aggiungersi alla già notevole massa di debito pubblico dei paesi europei più esposti, come Spagna e Grecia. Secondo le stime di diversi economisti, la Cina controlla già circa il 7.3% del debito pubblico europeo, pari a circa 650 miliardi; l'euro, in altri termini, costituisce la seconda scelta dei cinesi e circa il 25% delle loro riserve forex, stimabili alla fine del 2010 in circa 2850 miliardi di dollari.
di Antonio Talia
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