Pechino, 15 dic.- I primi effetti delle nuove misure varate dalla Banca centrale cinese per contrastare l'inflazione si fanno sentire: quest'oggi i tassi del mercato monetario – ovvero i tassi attraverso i quali si definiscono i rendimenti degli strumenti di debito del mercato monetario- hanno registrato un balzo di 34 punti base, raggiungendo il livello più alto degli ultimi due anni. Le banche cinesi si preparano così a soddisfare i nuovi criteri fissati da People's Bank of China: da lunedì prossimo, infatti, tutti gli istituti di credito dovranno aumentare di 50 punti base i requisiti di riserva obbligatoria – cioè le somme che devono necessariamente depositare presso
Nell'ottobre scorso People's Bank of China aveva aumentato i tassi d'interesse per la prima volta in due anni, ma anche se venerdì scorso si è scelto di agire sulle riserve obbligatorie anziché sui tassi, molti analisti ritengono che prima della fine dell'anno si potrebbe comunque assistere ad un ulteriore incremento del costo del denaro. Alcuni, in particolare, suggeriscono che
Dopo che qualche settimana fa il Politburo aveva annunciato il passaggio da una politica monetaria "relativamente espansiva" ad una più "prudente", la nuova linea per raffreddare il costo della vita è stata ratificata dalla Conferenza Economica Centrale, che si è chiusa domenica a Pechino. Tra i sei obiettivi indicati dalla Conferenza, insomma, quello di evitare un surriscaldamento dell'economia cinese attraverso la lotta all'inflazione costituisce ancora la priorità.
di Antonio Talia
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