Shanghai, 5 ott.- Sbarca all'Expo di Shanghai il meglio del jazz all'italiana con la rassegna "The best of Italian Jazz in Shanghai". Nei 5 giorni - dal 15 al 19 ottobre - del mese che vede la chiusura dei battenti del Padiglione Italia presso l'Expo dei record, verrà presentata in una serie di 20 concerti la crème de la crème dei migliori talenti italiani: dalla tromba di Paolo Fresu con il suo PAF trio al pianoforte di Stefano Bollani, e poi ancora il quartetto del batterista Roberto Gatto, Gegè Telesforo e il quintetto "So cool", il Trio Roma con la formazione composta da Danilo Rea (piano), Enzo Pietropaoli (basso) e Amedeo Adriano (batteria), e infine i "4out" del giovane talento siciliano Francesco Cafiso, sono tra gli artisti che si esibiranno da soli o insieme all'interno del parco dell'Expo (nella Europe Square) ma anche nei locali più famosi della città.
"Portare all'Expo "The Best of Italian Jazz in Shanghai" è prima di tutto una scelta culturale" ha dichiarato Beniamino Quintieri, Commissario Generale del Governo per l'Expo di Shanghai; "vogliamo mostrare ai cinesi e al mondo che l'Italia non è solo musica classica e pop". E allora largo a contaminazioni fra musicisti e formazioni che mixano repertori e intonazioni, in una città non nuova alle mai scontate tonalità della musica d'improvvisazione per eccellenza, qui diffusa fin dagli anni trenta, quando la sua notte vitale e brulicante era pervasa dalle sonorità del classico jazz americano proveniente dai tanti hotel coloniali. Una musica nota messa però al bando dal Partito che negli anni bui della rivoluzione culturale ne aveva fatto l'icona della pornografia, della droga e della prostituzione. Una musica nota, poi messa al bando e infine ritornata dal 2000 sulla scena shangainese, che si tinge per qualche giorno di note che portano il nostro tricolore.
di Veronica Scarrozza
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