Pechino, 8 Aprile. Il calo delle esportazioni cinesi riguarda soprattutto capi d'abbigliamento, giocattoli e scarpe. L'agenzia delle dogane ha annunciato che alla fine dello scorso gennaio le esportazioni di made in china hanno subito un drastico calo, la cui percentuale solo nel settore tessile ha toccato il 14,5%, mentre a febbraio il 35,1%. Il governo cinese per incoraggiare la produzione dell'industria tessile ha lanciato un programma specifico. Anche l'esportazione di giocattoli alla fine di gennaio ha avuto una decrescita del 17%, mentre a febbraio era stata del 21%. Le cause sono da ricercare nella crisi economica che in tutto il mondo fa calare la domanda di prodotti come i giocattoli; nella crescita della competizione con gli stati confinanti e nell'aumento del protezionismo. Il settore delle scarpe ha invece registrato alla fine di gennaio un calo del 9,7% e a febbraio del 26,3%: la domanda esterna è scarsa e la Cina non è in grado di produrre dei modelli originali e di buona qualità, e non ha marchi famosi a livello internazionale. Anche per il settore automobilistico non è un buon momento, che ha risentito enormemente delle misure protezionistiche imposte da paesi come la Russia, cui aveva venduto, a gennaio del 2008, 9.636 veicoli, contro 245 nello stesso periodo di quest'anno. A fine gennaio le esportazioni sono diminuite del 61.7% e a febbraio del 66%. Anche le importazioni hanno visto una forte diminuzione: 29.6% a fine gennaio e 37.6% a febbraio.