di Eugenio Buzzetti
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Pechino, 16 lug. - Avrà sede a Shanghai la nuova banca di sviluppo dei Paesi BRICS (la sigla delle economie emergenti di Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) riuniti in queste ore a Fortaleza, in Brasile, per il vertice annuale. Il progetto di creazione di una nuova banca, vista come alternativa a istituzioni come il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale, risale al vertice dello scorso anno, in Sudafrica. Nel comunicato congiunto dei cinque Paesi, i BRICS chiedono al Fondo Monetario Internazionale di "sviluppare il processo di riforma in modo da assicurare la voce crescente e la rappresentanza" delle economie emergenti.
La nuova banca ha un capitale iniziale di cinquanta miliardi di dollari, finanziati equamente dai cinque Paesi. La Brics Bank sarà poi dotata di un fondo da cento miliardi di dollari, 41 miliardi dei quali provenienti dalla Cina. India, Brasile Russia partecipano con 18 miliardi di dollari a testa, e il Sudafrica con i restanti cinque miliardi. La nuova banca avrà come scopo principale quello di investire in progetti infrastrutturali e di sviluppo sostenibile, spiegano i cinque Paesi. Il primo presidente sarà di nazionalità indiana. Il primo consiglio di amministrazione sarà guidato dal Brasile, mentre il primo Board of Governors sarà guidato dalla Russia. In Sudafrica sorgerà, invece, il Centro Regionale per l'Africa.
Tutte positive le reazioni dei leader dei Paesi membri. La presidente brasiliana Dilma Russeff ha sottolineato l'importanza del "peso indiscutibile delle economie emergenti" nello scenario globale, mentre il presidente cinese Xi Jinping ha spiegato come la nuova banca contribuirà a "migliorare la governance dell'economia a livello globale e a fare crescere la rappresentanza e la voce dei Paesi in via di sviluppo". Per il presidente russo, Vladimir Putin, la nuova banca rappresenta un "modo molto efficace di prevenire nuove difficoltà economiche". Il primo ministro indiano, Narendra Modi, ha sottolineato l'importanza dell'unità del gruppo che deve agire come "un'unica voce chiara per un mondo pacifico, equilibrato e stabile".
16 luglio 2014
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