MOODY'S MINACCIA DECLASSAMENTO BANCHE CINESI
ADV
ADV
MOODY'S MINACCIA DECLASSAMENTO BANCHE CINESI

MOODY'S MINACCIA DECLASSAMENTO BANCHE CINESI

Finanza
MOODY'S MINACCIA DECLASSAMENTO BANCHE CINESI
di lettura
ADV
ADV
Il debito delle amministrazioni locali è da tempo oggetto di ipotesi, speculazioni e timori. Al centro di tutto il meccanismo ci sono agenzie semipubbliche dette L.I.C. (Local Investment Companies) o LGFP (Local Goverment Financing Platform): in Cina le amministrazioni periferiche non possono emettere bond e ottenere finanziamenti oltre certi limiti, ma queste piattaforme finanziarie - nei cui consigli di amministrazione siedono spesso personaggi vicini ai politici locali, quando non gli stessi funzionari in prima persona - permettono di aggirare le norme in maniera del tutto legale. Le L.I.C. si presentano alle banche offrendo la più importante garanzia in loro possesso, la terra - che in Cina è di proprietà dello Stato -, e in cambio ottengono prestiti per la realizzazione di infrastrutture e progetti immobiliari. L'indagine dell'Ufficio Nazionale dei Revisori dei Conti mostra che alla fine dello scorso anno erano sorte in tutto il paese più di 6500 agenzie di questo genere: "Il management di alcune delle piattaforme finanziarie dei governi locali è irregolare, e la loro profittabilità e la loro capacità di ripagare i debiti sono da considerarsi scarse" aveva dichiarato il direttore generale dei revisori dei conti Liu Jiayi, sostenendo tuttavia che la situazione fosse sotto controllo. Ma il dossier cinese, pubblicato proprio per infondere sicurezza ai mercati su una situazione che da troppo tempo sembrava impossibile da decifrare, non sembra per il momento aver ottenuto il risultato sperato: "I crediti in sofferenza potrebbero quindi essere tra l'8% e il 12%, anziché tra il 5% e l'8%, come ritiene il governo - fanno sapere da Moody's -, una situazione che avvicina molto di più gli istituti di credito a uno scenario di stress". "Se la Cina non organizza un piano chiaro per ripulire il debito dei governi locali, l'outlook sul credito delle banche cinesi potrebbe diventare negativo" conclude il rapporto dell'agenzia di rating. Ma in questi giorni non c'è solo Moody's a lanciare l'allarme sulla situazione del debito delle amministrazioni periferiche: "Riteniamo che il governo centrale di Pechino dovrà separare il debito locale delle banche dai registri e ricapitalizzare gli istituti di credito" aveva scritto l'economista di Suisse Bank Dong Tao  all'indomani della diffusione del rapporto dell'Ufficio Revisione Conti.  
ADV