Roma, 1 apr.- Segnali di netta ripresa per il manifatturiero cinese. Lo rivelano i dati di China Federation of Logistics and Purchasing e di HSBC secondo cui a marzo il settore ha registrato la prima espansione degli ultimi quattro mesi. Ultimamente, complice le misure messe in atto dal governo per contenere l'inflazione galoppante, il purchasing managers index (PMI) - il principale indicatore del manifatturiero -, aveva mostrato un calo. In particolare, a febbraio l'indicatore era sceso al 52,2 dal 54,5 di gennaio registrando il ritmo di crescita più lento degli ultimi 6 mesi. Tuttavia il settore era ancora da considerarsi in crescita: secondo gli economisti se il PMI, che è basato su diversi fattori (tra cui nuovi ordini, produzione, consegne, ecc.), si attesta al di sopra della soglia del 50 mostra un'espansione, se al di sotto indica invece un mercato in contrazione. E il PMI cinese non scende al di sotto della soglia limite da più di 24 mesi.
Il risultato ottenuto a marzo è comunque il migliore dell'ultimo periodo, segno che le misure introdotte dal governo per contrastare la spirale inflattiva senza arrestare la crescita economica iniziano a dare i loro frutti. Secondo i dati di China Federation of Logistics and Purchasing, lo scorso mese il PMI è passato da 52,2 a 53,4, mentre per HSBC è aumentato di poco passando da 51,7 a 51,8.
"L'economia cinese avanza a un buon ritmo, ma per contenere l'inflazione è necessaria un'ulteriore stretta" ha dichiarato Shen Jiangguang, ex economista del Fondo Monetario Internazionale e della Banca centrale europea e ora presso la Mizuho Security Asia Ltd. Numerosi gli interventi già messi in atto dal governo per drenare l'enorme liquidità in circolazione in Cina - dall'innalzamento dei requisiti di riserva delle banche agli aumenti dei tassi d'interesse -, ma l'inflazione continua a galoppare e a febbraio si è attestata al 4,9%. Inoltre, secondo quanto riporta il China Securities Journal, alla fine del mese l'indice dei prezzi al consumo potrebbe aumentare di oltre il 5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, superando tanto la crescita del 4.9% registrata negli ultimi due mesi che la soglia del 4% fissata dal governo come tetto massimo per il 2011 (questo articolo). Secondo le previsioni di alcuni economisti di Bloomberg è molto probabile che la Banca centrale aumenti di nuovo per la quarta volta il tasso d'interesse entro la fine del trimestre.
Ma secondo gli economisti cinesi le misure messe in campo dal governo per contrastare l'inflazione non avranno ripercussioni negative sulla crescita dell'economia, e i dati di oggi sembrerebbero confermare queste previsioni. Il vice governatore della Banca centrale Yi Gang ha dichiarato qualche settimana fa che "l'inflazione non deve preoccupare in quanto il ritmo di incremento dei prezzi subirà un calo nella seconda metà dell'anno". "L'economia si sta espandendo con passi rapidi e stabili e la crescita delle riserve monetarie si sta muovendo nella direzione prefissata" ha fatto sapere People's Bank of China a margine del summit finanziario del G20 a Nanchino (questo articolo)
di Sonia Montrella
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