Roma, 28 gen.- Pioniera del tennis cinese: questo il titolo conquistato da Li Na in attesa della finale di domani degli Australian Open. Dopo la vittoria di giovedì sulla danese Caroline Wozniacki al Rod Laver court di Melbourne (3-6, 7-5, 6-3) l'asso del tennis cinese ha assicurato al suo Paese la partecipazione alla finale del Grande Slam che si disputerà sabato. Nessun cinese prima di lei era arrivato così in alto. Un evento che ha risvegliato l'orgoglio patriottico dei media nazionali: "La grande chance di Li" titola il China Daily, "Li Na ha fatto la storia" scrive il quotidiano sportivo Titan, mentre il Global Times parla di "Epica vittoria".
E in molti sono pronti a scommettere che qualsiasi sia l'esito dell'incontro di domani contro Kim Clijsters, la scalata e il successo della ventottenne originaria di Wuhan serviranno da motore per la diffusione dello sport in Cina e in Asia. La stessa Li, subito dopo la vittoria, ha confidato alla stampa di sperare che la sua storia possa ispirare molti giovani tennisti. "In tutte le cose c'è sempre stato un precursore e in quest'era Li è la pioniera del tennis" ha dichiarato Sun Jifang, presidente dell'Associazione cinese del tennis, che ha poi paragonato il successo di Li Na a quello di stelle sportive internazionali del calibro di Yao Ming, cestista dell'NBA. "Ci ha abituato ai miracoli" ha poi aggiunto, nonostante per molti la tennista abbia sempre mantenuto un profilo basso con solo quattro tornei Wta nel carniere: Guangzhou 2004, Gold Case 2004, Gold Coast 2008 e Birmingham 2010.
Nonostante l'alta percentuale di appassionati che seguono il tennis in tv (lo sport è il più seguito dopo il football americano e il basket) e che quasi sicuramente si sintonizzeranno sabato sul match, secondo il China Marketing and Media Study, sono solo 14 milioni le persone che calcano i campi con regolarità. Una goccia in un oceano in un Paese abitato da oltre 1 miliardo e 300mila persone. Un numero ancora esiguo, ma incoraggiante se si considera che l'impennata di nuovi 'adepti' che sempre più spesso preferiscono la racchetta da tennis a quella da ping pong è avvenuto in tempi molto recenti. Sono 4 i fattori principali che hanno contribuito a diffondere la cultura di questo sport: il boom della classe media che lo ha scelto come hobby; la domanda di professionisti proveniente da Paesi come la Tailandia, il Giappone, l'India e l'Indonesia; gli investimenti della Federazione internazionale del Tennis e dell'Associazione cinese del tennis e infine le Olimpiadi di Pechino che hanno fatto conoscere di più lo sport che sta prendendo piede in particolare tra gli uomini. L'attenzione crescente verso questa disciplina sportiva ha contribuito a dar vita a un mercato del tennis cinese che attualmente conta già 4 miliardi di dollari all'anno. Una cifra destinata a salire ulteriormente grazie al lancio di una nuova linea di abbigliamento sportivo, realizzata dalla WTA acquistabile in oltre 6mila punti vendita. A ciò si aggiungono inoltre gli introiti provenienti dai 30mila campi disseminati sul territorio. Un indotto che dopo sabato potrebbe seriamente subire un'impennata. "La diffusione del tennis in Asia è una priorità, specie per la Cina" dichiara Stacey Allen, presidente di Woman's Tennis Association.
Intanto, l'eco dell'ascesa della tennista che si sta propagando in tutto il continente, fa ben sperare il presidente della Federazione asiatica del tennis, Anil Kumar Khanna: "Questo successo spingerà l'Asia a ospitare molti eventi tennistici". "Un torneo in stile Grande Slam potrebbe vedere la luce già nei prossimi due anni" aggiunge il presidente che tra i Paesi pronti ad ospitare l'evento propone la Cina, l'India, il Qatar e Dubai.
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