Pechino, 16 feb. - Cina e Giappone, il Dragone e il Sol Levante: continua la battaglia per disputarsi il secondo posto sul podio delle economie mondiali. Secondo le ultime statistiche diffuse da Tokyo, la Cina si piazzerebbe ancora in terza posizione: i dati ufficiali, infatti, mostrano come l'economia giapponese nel 2009 sia riuscita a fare meglio del previsto totalizzando nel 2009 un PIL pari a 5080 miliardi di dollari, laddove il risultato conseguito da Pechino ammonta a 4910 miliardi. Durante l'ultimo trimestre dell'anno scorso l'economia giapponese è cresciuta del 4.6% (1.1% in più rispetto alle previsioni), un risultato positivo raggiunto giusto nel finale di partita, nonostante i dati finali mostrino comunque una contrazione del 5% nell'arco dell'intero 2009. La causa della lieve ripresa del Sol Levante? È proprio la Cina , che negli scorsi mesi è diventata la prima destinazione straniera per le merci giapponesi; le statistiche relative alla spesa interna, infatti, mostrano che nonostante questa voce costituisca circa il 60% dell'economia nipponica, la fiducia del consumatore giapponese è ben lontana dai livelli degli anni ruggenti, e nel periodo ottobre-dicembre avrebbe registrato solo un lieve +0.7%, dovuto principalmente a una serie di incentivi su automobili ed elettrodomestici. L'economia cinese, dal canto suo, è riuscita a crescere dell'8.7% anche nell'anno della grande crisi, un risultato che aveva spinto numerosi economisti a dare già per scontato il sorpasso sul Giappone. "È una semplice questione aritmetica - aveva dichiarato qualche mese fa Eric Fishwick, a capo del gruppo indipendente di brokerage e investimenti CLSA per l'area Asia-Pacifico - e accadrà presto, grazie a una combinazione della crescita cinese con la stagnazione giapponese. Se consideriamo l'impatto che i due paesi hanno sul resto del mondo, quello della Cina è molto più significativo già da parecchio". Anche se le statistiche provenienti da Tokyo mostrano il Sol Levante ancora in lieve vantaggio, molti analisti sottolineano come lo scarto tra i due paesi sia talmente lieve e le procedure per il calcolo talmente complesse che sulla questione potrebbero ancora persistere dei margini d'incertezza. L'assetto attuale, infatti, è basato ancora su dati preliminari e suscettibili di revisione: l'ultima parola spetterà al Fondo Monetario Internazionale che pubblicherà le proprie statistiche sul PIL di ogni paese solo nell'aprile prossimo. Per allora molti ritengono che il Giappone confermerà la sua supremazia sulla Cina, ma con un margine ancora più risicato.