Pechino, 14 giu.- Forte presenza di piombo nel sangue: questo il risultato delle analisi per oltre 600 persone della provincia cinese dello Zhejiang. E' il nuovo caso di inquinamento del Gigante asiatico che conta tra le vittime anche 103 bambini. Lo riferisce un rapporto del China Daily, quotidiano ufficiale del governo di Pechino, secondo cui gli intossicati lavorano in un'azienda di Shaoxing che produce fogli di alluminio. Nessun commento, invece, sul motivo per il quale tra gli avvelenati figurano anche i bambini. Non solo. Secondo i test, sono proprio questi ultimi, insieme ad altre 23 persone, a presentare la più elevata percentuale di piombo nel sangue, tanto che molti di essi sono stati ricoverati d'urgenza in ospedale.
Secondo il rapporto del China Daily, l'avvelenamento sarebbe stato causato da un'eccessiva esposizione al metallo all'interno della fabbrica dovuta a una mancanza di disposizioni governative ufficiali sulla regolamentazione dell'uso di tali sostanze. Per ora ancora nessuna risposta è arrivata dagli uffici del governo dello Zhejiang.
Quello dell'avvelenamento da piombo è solo l'ultimo di una lunga serie di casi contro cui il governo di Pechino lotta da tempo: solo un mese fa, sempre nello Zhenjiang, le autorità hanno arrestato 74 persone e ordinato la sospensione delle attività in un centinaio di fabbriche dopo che 174 persone avevano denunciato sintomi di avvelenamento. Ad ottobre del 2009, invece, circa 1.000 lavoratori di alcune fonderie della provincia dell'Henan risultarono positivi ai test dell'avvelenamento.
Mentre la popolazione cinese torna ad indignarsi di fronte a simili episodi che sempre più spesso mettono a repentaglio la vita dei cittadini, gli esperti lanciano l'allarme: un'eccessiva presenza di piombo nel sangue di un adulto può compromettere il sistema nervoso, danneggiare l'apparato respiratorio e quello riproduttivo e causare anemia. E per i bambini i rischi sono ancora più alti: il piombo può infatti causare un ritardo della crescita e danni cerebrali irreversibili.
Scarsa sicurezza sul lavoro e inquinamento: è questo il rovescio della medaglia del trentennio di boom economico che ha trasformato il volto del Dragone. Una crescita senza freni che ha tenuto conto ben poco del rispetto dell'ambiente e della salute dei cittadini. Accanto alla doppia cifra del Pil la Cina ha raggiunto però ben altri risultati: acque contaminate, aria e suolo fortemente inquinati (questo articolo) . E nonostante Pechino provi da diversi anni a frenare il fenomeno, episodi di avvelenamento continuano a susseguirsi favoriti soprattutto da un'assenza di leggi specifiche e dalla volontà dei governi locali di raggiungere elevati livelli di produttività.
di Sonia Montrella
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