Hong Kong, 5 set. – Una nuova generazione di attivisti democratici entra nel parlamento di Hong Kong. Sei giovani esponenti dell'organizzazione separatista locale sono stati eletti al Consiglio Legislativo locale, le prime elezioni dopo la "rivoluzione degli ombrelli" del 2014. Tra di loro spicca il nome di Nathan Law, 23 anni, uno dei leader del movimento indipendentista che nel 2014 cercò di ottenere la rottura con la Cina, in aperta sfida all'accordo "un paese, due sistemi" che è alla base del ritorno di Hong Kong alla Cina nel 1997. L'ala democratica ha ottenuto un numero maggiore ai 24 seggi necessari per esercitare il diritto di veto, anche se la maggioranza dei 70 seggi resta in mano agli esponenti filocinesi. Da Pechino non è ancora giunta una reazione ufficiale ai risultati elettorali che per Law mostrano che i cittadini di Hong Kong "vogliono un cambiamento". I leader radicali mirano all'indipendenza dalla Cina dopo il 2047, anno in cui cesserà la vigenza della mini-costituzione concordata dalla Gran Bretagna con Pechino nel 1997 e che garantisce una relativa libertà politica, economica e giuridica a Hong Kong (considerata una regione amministrativa speciale cinese).
Quasi 2,2 milioni di cittadini, il 58% dei 3,7 milioni di elettori, si sono recati alle urne facendo registrare un'affluenza record. Gli elettori dell'ex colonia britannica Hong Kong hanno scelto solo 35 deputati mentre gli altri 35 sono stati votati dai rappresentanti delle corporazioni commerciali. Di questi, 30 sono votati solo dal 6% della popolazione (239.724 persone, l'elite filo-cinese della citta'). I risultati finali non sono ancora stati annunciati.
Il Consiglio Legislativo non elegge il leader che amministra Hong Kong il quale viene scelto da Pechino. Il voto potrebbe pero' avere un peso nel garantire o meno un secondo mandato a CY Leung.
05 SETTEMBRE 2016
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