Di Eugenio Buzzetti
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Pechino, 17 giu. - Si surriscalda l'atmosfera a Hong Kong mentre comincia il dibattito sulla riforma politica e della legge elettorale dell'isola. L'Assemblea Legislativa, il mini-parlamento di Hong Kong, esamina da oggi la proposta di riforma della legge che regola l'elezione della massima carica di Hong Kong, il capo esecutivo, e che prevede un comitato di 1200 membri generalmente vicini al governo centrale cinese per pre-selezionare i candidati: contro la legge ci sono i manifestanti pro-democratici e i parlamentari dell'opposizione al governo di Cy Leung, il capo esecutivo di Hong Kong, che hanno promesso di votare contro il progetto di riforma, facendo mancare i numeri per l'approvazione. Proprio a questi ultimi si è rivolta all'inizio del dibattito, Carrie Lam, la numero due dell'amministrazione dell'isola, che nel suo discorso ha invitato i gruppi contrari alla riforma a rispettare la maggioranza dell'opinione pubblica che "vorrebbe vedere il proprio diritto al voto messo in atto nel 2017 per favorire la riforma politica invece della situazione di stallo attuale".
Per evitare disordini, sono aumentate le misure di sicurezza attorno al palazzo del parlamento, con mille agenti schierati al di fuori dei cancelli e altri duecento all'interno dell'edificio, secondo quanto annunciato ieri dalle forze dell'ordine. Nel mirino ci sono i manifestanti più riottosi, oggetto delle attenzioni di agenti in borghese sparsi tra la folla, come confermato ieri al South China Morning Post di Hong Kong da fonti di polizia. A manifestare di fronte al palazzo dell'Assemblea Legislativa, dalle scorse ore, ci sono anche i sostenitori della riforma, i manifestanti pro-Pechino, che hanno scandito slogan contro i pro-democratici che chiedono il pieno suffragio universale per l'ex colonia britannica. La proposta di riforma viene salutata come "un'opportunità per lo sviluppo di Hong Kong" da parte dell'agenzia Xinhua in un editoriale a firma "voce della Cina", che indica il punto di vista ufficiale della principale agenzia di notizie cinese. "I cittadini di Hong Kong - scrive la Xinhua - non sono mai stati così vicini al sogno di assicurarsi il sogno di "un uomo, un voto" per l'elezione del capo esecutivo".
17 giugno 2015
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