Washington, 5 giu. - La Cina definisce "irresponsabili" le accuse statunitensi, secondo cui dietro gli attacchi hacker ai sistemi informatici contenenti dati riservati di quattro milioni di dipendenti federali, sia in servizio che in pensione, ci sarebbero hacker cinesi. Il Washington Post, che ha condotto l'inchiesta ha definito l'attacco come la più grande operazione di spionaggio informatico contro dipendenti federali degli ultimi anni, e i dati sottratti sarebbero ora compromessi. La maxi operazione di spionaggio informatico era stata rivelata al Washington Post e da altri media statunitensi da funzionari governativi federali che citavano apertamente la Cina. L'Office of Personal Management aveva scoperto già ad aprile le violazioni ai sistemi informatici, e secondo altri funzionari governativi statunitensi gli attacchi sarebbero stati sponsorizzati da entità statali.
In seguito alla scoperta di attacchi ai sistemi informatici federali, l'Office of Personal Management ha dichiarato di avere inviato notifiche a circa quattro milioni di persone. "Gli attacchi hacker sono generalmente anonimi e condotti a livello transnazionale e le loro origini sono difficili da tracciare", ha dichiarato oggi il portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Hong Lei. "Non condurre un'accurata indagine e usare parole come "possibile" è irresponsabile e non scientifico" come metodo. L'ambasciata cinese negli Stati Uniti aveva immediatamente respinto le accuse di spionaggio informatico definendole "irresponsabili e contro-produttive", invitando gli Usa a non "saltare alle conclusioni e muovere accuse fondate su ipotesi".
Tra le informazioni sensibili sottratte ai funzionari americani ci sono i dati relativi alla sicurezza sociale, le mansioni svolte in servizio, le valutazioni personali e informazioni relative all'addestramento, scrive il Washington Post. L'Office of Personal Management è considerato un obiettivo di alto livello, ha spiegato il capo dell'Ufficio Informazioni dell'agenzia, Donna Seymour. "Abbiamo molte informazioni sulle persone e questo è qualcosa che ai nostri anniversari interessa". La polemica tra Cina e Stati Uniti sullo spionaggio informatico è da tempo terreno di scontro nei rapporti tra i due Paesi e sarà tra gli argomenti di discussione della visita del presidente cinese Xi Jinping a Washington nel settembre prossimo, quando incontrerà alla casa Bianca il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama.
05 giugno 2015
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