Di Eugenio Buzzetti
Pechino, 30 giu. - I Paesi del G20 si impegnano a sostenere le energie rinnovabili, efficenza energetica e a favorire l'accesso all'energia per le popolazioni più svantaggiate. E' il quadro che emerge dal comunicato finale del G20 dell'Energia di Pechino da cui emergono tre piani d'azione elaborati nel vertice che si è concluso oggi. I Paesi membri hanno "riaffermato l'importanza della collaborazione energetica all'interno e all'esterno del G20 per affrontare le comuni sfide dell'energia e delineare un futuro sostenibile a basso tasso di emissioni". Poco più che un impegno di massima, invece, quello sulla riduzione e sulla fine dei sussidi per i combustibili fossili. Il G20 dell'energia di Pechino accoglie con favore i "significativi progressi" in questo senso di alcuni Paesi membri e l'impegno per "ulteriori progressi" in futuro.
Per favorire l'accesso all'energia come "fattore cruciale per il raggiungimento di una qualità della vita migliore, superare la povertà e migliorare la crescita economica globale", i Paesi del g20 hanno adottato il piano "Enhancing Energy Access in Asia and the Pacific" che sottolinea il ruolo degli investimenti, dell'innovazione e dei finanziamenti ai nuovi progetti nel settore dell'energia come prioritari per l'accesso all'energia in tutte le aree dell'Asia- Pacifico, utilizzando in primo luogo le risorse disponibili in loco. Una menzione particolare, nella nota congiunta al termine del meeting, viene poi data ai combustibili di bassa qualità e altamente inquinanti utilizzati per la cucina e a promozione delle tecnologie pulite.
Le energie rinnovabili sono state al centro del "G20 voluntary action plan on Renewable Energy" in cui i Paesi membri si sono impegnati nello sviluppo di strategie energetiche che includano lo sviluppo di energia da fonti rinnovabili" e nel "facilitare gli investimenti nella produzione e nell'utilizzo di energie da fonti rinnovabili riducendo le barriere e i fattori di rischio". I Paesi del G20 si impegnano a "ridurre i costi di installazione di energia rinnovabile attraverso un'approfondita collaborazione e la condivisione della conoscenza, la capacità di realizzazione e il trasferimento di tecnologie, l'innovazione finanziaria e i progetti pilota", riconoscendo "l'importante ruolo dei governi a sostegno dell'evoluzione del settore". Un'attenzione particolare viene data al nucleare, come alternativa ai combustibili fossi, per i Paesi in cui è possibile utilizzarlo, e al gas naturale, che "può avere un ruolo importante ed efficace per andare verso un futuro a bassa emissione di gas serra".
Il "G20 energy efficency leading programme" punta, invece, sull'efficenza energetica, che deve essere "di reciproco beneficio, innovativa, inclusiva e condivisa". I Paesi membri riconoscono, infine, "le realtà in cambiamento" dello scenario dell'energia globale e il ruolo dell'efficenza energetica e della diversificazione delle fonti per la realizzazione di modelli sostenibili. Un ultimo cenno viene dato all'importanza della trasparenza sui mercati, come "prerequisito cruciale per la sicurezza energetica e per incoraggiare gli investimenti".
Bellanova, Mise, puntare sul gas per decarbonizzazione
Puntare sul gas per favorire la decarbonizzazione del sistema produttivo italiano. A margine del G20 dell'Energia di Pechino, la vice ministro dello Sviluppo Economico, Teresa Bellanova parla dei punti di forza dell'Italia in occasione del summit dei ministri dell'Energia dei Paesi membri che si è tenuto nella capitale cinese. "Per la prima volta al G20 viene assunto un impegno concreto sul gas, che viene considerato una fonte energetica meno impattante rispetto ad altre e quindi la fonte energetica della transizione. Nei prossimi anni - ha proseguito - dobbiamo sempre più puntare sul gas per decarbonizzare il nostro sistema produttivo e per incrementare le fonti di energia rinnovabili".
Tra i risultati più importanti raggiunti nel G20 dell'energia di Pechino ci sono poi l'impegno a lavorare per favorire l'accesso all'energia a oltre 525 milioni di persone e l'impegno per lo sviluppo delle energie rinnovabili. "I venti ministri del G20 hanno assunto il tema delle energie rinnovabili come obiettivo fondamentale da perseguire da subito e per i prossimi anni", ha proseguito la vice ministro. "Come Italia abbiamo portato al G20 un impegno che abbiamo ratificato in questi giorni con un decreto che prevede investimenti per 500 milioni di euro l'anno nei prossimi venti anni per sostenere le fonti energetiche rinnovabili".
Due gli incontri bilaterali a margine del forum, con i rappresentanti del governo dell'Arabia Saudita e del Messico. Con il nuovo ministro dell'Energia del ministro dell'Arabia Saudita, la vice ministro ha sottolineato che da parte di Ryad "c'è una continuità nella politica di stabilizzazione dei prezzi per quanto riguarda le fonti fossili". L'Arabia Saudita è "pienamente dentro la sfida dell'innovazione e delle energie alternative e ci è stato chiesto di avere una collaborazione molto forte sulle innovazioni tecnologiche e nel settore manifatturiero". Ryad punta a diversificare i propri investimenti per attuare una "nuova politica energetica e verso le energie alternative". Con il Messico, invece, si è discusso del protocollo elaborato con il governo messicano di collaborazione sul tema dell'innovazione e della ricerca nel settore dell'energia, che verrà firmato in occasione della prossima visita del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
30 GIUGNO 2016
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