Pechino, 26 mag.- Mentre sale a dieci il numero delle persone ferite nelle tre esplosioni che oggi hanno colpito gli edifici governativi di Fuzhou, Cina orientale, emergono nuovi dettagli sulla dinamica delle esplosioni e sulle motivazioni che avrebbero spinto Qian Mingqi, 52enne disoccupato residente a Fuzhou, a far esplodere i tre ordigni.
Le tre bombe erano tutte state costruite artigianalmente, la prima si trovava in una macchina parcheggiata davanti all'ufficio del procuratore del distretto, ed è stata detonata intorno alle 9.15 del mattino. Dieci minuti dopo è seguita un'altra deflagrazione dall'interno di un edificio governativo e dieci minuti dopo è esploso l'ultimo ordigno, piazzato in una macchina parcheggiata nei paraggi. La violenza delle esplosioni ha causato due vittime, diversi feriti, distrutto la maggior parte dei vetri degli uffici e danneggiato dieci veicoli parcheggiati in prossimità degli edifici governativi. Una delle due vittime è stata trovata già priva di vita sul luogo delle esplosioni, l'altra è deceduta poco dopo essere trasportata in ospedale.
Sono diverse le voci che parlano dell'accaduto come un atto di vendetta dell'uomo nei confronti del governo locale del suo distretto, Linchuan.
In un blog attribuito all'autore delle esplosioni e ospitato dal portale cinese sina.com, Qian avrebbe lasciato un messaggio in cui si diceva costretto a "intraprendere una strada che non voleva intraprendere" dopo aver perso la sua casa, che, sempre secondo le parole scritte da Qian nel suo blog prima di farsi saltare in aria, "è stata illegalmente demolita".
Altre fonti interne al governo locale del distretto del Linchuan, parlano di diverse dispute che hanno visto il signor Qian protagonista nel tentativo di fermare la demolizione della sua abitazione. La casa del 52enne sarebbe stata distrutta dieci anni fa per permettere la costruzione di un'autostrada e in questo arco di tempo il signor Qian avrebbe inutilmente tentato di ottenere un risarcimento per la perdita della sua abitazione, che ai tempi aveva appena ricostruito.
Dopo le esplosioni sono emerse in un altro blog diverse foto che testimoniano l'accaduto, mostrando le finestre sventrate dalla violenza delle deflagrazioni, i detriti sul terreno circostante e un uomo in ginocchio davanti agli edifici colpiti.
Non sono ancora stati rilasciati commenti ufficiali da parte di autorità governative. Fuzhou, capitale della provincia del Fujian, ha conosciuto una veloce e caotica crescita economica che ha segnato molte altre città cinesi e spesso la popolazione ha protestato per l'espropriazione o la demolizione di case e terreni. Sono proprio ordigni costruiti artigianalmente ad essere utilizzati per queste "regolamentazioni di conti", vista la facile reperibilità di fertilizzanti ed esplosivi utilizzati nelle costruzioni.
di Giulia Massellucci
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