Di Eugenio Buzzetti
Pechino, 1 ago. - Rivoluzione nel settore del trasporto automobilistico privato in Cina. Didi Chuxing, il maggiore operatore del settore, acquisirà Uber China, in un accordo che sulla carta vale oggi 35 miliardi di dollari. L'annuncio da parte di Didi segue di poche ore le voci di una possibile acquisizione, che arriva a solo pochi giorni dall'introduzione delle nuove regole per il settore del trasporto automobilistico privato, a partire dal 1 novembre prossimo, da parte del Ministero dei Trasporti di Pechino, che legalizzano per la prima volta questo tipo di servizio.
"L'accordo con Uber porterà l'industria del trasporto privato a un più salutare e sostenibile modello di crescita a un più alto livello", ha dichiarato in una nota il Ceo di Didi Chuxing, Cheng Wei, ponendo fine alla lotta tra i due gruppi per il dominio nel ridesharing sul crescente mercato cinese. La casa madre di Uber riceverà una quota nel nuovo gruppo che si aggirerà intorno al 20%, mentre l'azionista della divisione cinese del gruppo, Baidu riceverà una quota del 2,3% degli interessi in Didi Chuxing.
Il nuovo gruppo si candida a dominare il mercato interno, e con le nuove regolamentazioni ha ricevuto anche la benedizione delle autorità cinesi, che hanno sottolineato l'importanza del servizio ai clienti e della lotta all'inquinamento svolta dai gruppi di ridesharing. Uber China ha ammesso a febbraio scorso di essere in passivo per oltre un miliardo di dollari dall'inizio dell'attività, due anni fa, nel gigante asiatico, e la corsa per recuperare terreno rispetto alla rivale interna non ha finora portato risultati significativi. Didi Chuxing, nata lo scorso anno dalla fusione di Didi Dache e Kuaidi Dache, conta tra i suoi investitori da qualche mese anche la Apple, oltre a TenCent e Alibaba, i due giganti di internet in Cina, e detiene una quota di mercato che sfiora il 90% in Cina, con circa 14 milioni di corse operate ogni giorno.
01 AGOSTO 2016
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