di Eugenio Buzzetti
Aggiornamento ore 13.50
Pechino, 10 mag. - Sale a 35 morti e un disperso il bilancio di una frana che ha colpito la provincia sud-orientale cinese del Fujian. Una slavina di fango e rocce di circa centomila metri cubi si è abbattuta su alloggi temporanei di dipendenti di una centrale idroelettrica nell'area di Taining, nelle prime ore del mattino di domenica scorsa.
Diverse zone meridionali della Cina sono colpite da forti piogge in questi giorni, che hanno portato in in diverse aree a forti danni a molte abitazioni provocando disagi a decine di migliaia di persone.
Slavina nel Fujian, 34 morti e 4 dispersi
Pechino, 10 mag. - E' di 34 morti e 4 dispersi il bilancio della slavina che ha colpito la contea di Taining, nella provincia sud-orientale del Fujian, avvenuta nelle prime ore del mattino di domenica, ora locale. Secondo le prime ricostruzioni, una valanga di circa centomila metri cubi di fango e rocce ha travolto un capanno nei pressi di una centrale idroelettrica, provocando diversi danni agli uffici.
Il presidente cinese, Xi Jinping, ha chiesto ai soccorritori il massimo degli sforzi per salvare il maggiore numero di vite umane, mentre il primo ministro Li Keqiang ha diramato una nota con le procedure da seguire per i soccorsi e le cure ai feriti.
Episodi simili non sono infrequenti in Cina, soprattutto in coincidenza di forti piogge, come quelle che stanno colpendo il versante sud-orientale del Paese. A dicembre scorso, nei pressi di Shenzhen erano morte piu' di cinquanta persone per una frana provocata dal crollo di una discarica di fango e rifiuti franata su un centro abitato. I soccorsi si erano protratti per settimane, e a inizio gennaio vennero arrestate undici persone in relazione alla tragedia, tra cui anche i dirigenti della societa' che gestiva la discarica.
10 MAGGIO 2016
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