di Eugenio Buzzetti
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Pechino, 30 giu. - L'ex numero due della Commissione Militare Centrale, il generale Xu Caihou, è stato formalmente espulso dal Partito Comunista Cinese. Xu era andato in pensione lo scorso anno. Secondo quanto scrive l'agenzia Xinhua, al generale dell'esercito cinese è stata ritirata la tessera con l'accusa di "sospetti reati relativi all'avere preso tangenti". Xu era da tempo sotto inchiesta per corruzione, in un caso di altissimo profilo all'interno delle forze armate cinesi. Xu Caihou è il più militare in grado a essere stato espulso dal PCC con l'accusa di corruzione. Il posto più alto della Commissione Militare Centrale, il più importante organo di comando delle Forze Armate cinesi, spetta tradizionalmente al presidente e segretario generale del partito, in questo caso, Xi Jinping.
Xu, secondo alcune fonti informate dei fatti, sarebbe stato in contatto sia con l'ex numero nove del partito, Zhou Yongkang, oggi agli arresti domiciliari - anche se mai confermati ufficialmente - e con l'ex segretario provinciale del PCC di Chongqing, Bo Xilai, finito in disgrazia nel 2012 e condannato nel settembre dello scorso anno all'ergastolo per i reati di corruzione, appropriazione indebita e abuso di potere. Xu sarebbe stato in contatto anche con l'ex vice responsabile della logistica dell'Esercito Popolare di Liberazione, Gu Junshan, anch'egli accusato dalle autorità disciplinari del partito, il 31 marzo scorso, di corruzione, abuso di potere e uso improprio di fondi statali.
L'esercito cinese è stato oggetto di una forte campagna contro gli sprechi e la corruzione da quando Xi Jinping è diventato segretario generale del partito e capo della Commissione Militare Centrale, nel novembre 2012. L'espulsione di Xu arriva a poche ore da un'altra testa eccellente a cadere, quella del segretario del Partito Comunista di Canton, Wan Qingliang, che venerdì scorso era finito sotto inchiesta da parte della Commissione Disciplinare del PCC con l'accusa di "sospette violazioni disciplinari", formula dietro la quale si cela l'accusa di corruzione. Wan è stato esautorato oggi dalla carica di capo del partito, secondo quanto riferito dal Dipartimento Organizzativo del Comitato Centrale del PCC.
30 giugno 2014
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