Pechino, 30 ott. - La Cina ha il suo indice stile NASDAQ: sono iniziate ufficialmente oggi presso la borsa di Shenzhen le contrattazioni sull'indice GEM (Growth Enterprise Market), detto anche ChiNext, creato per finanziare compagnie ad alto potenziale nelle prime fasi di crescita. Le prime 28 società ammesse al listino sono tutte attive in settori d'avanguardia, dall'hi-tech al farmaceutico, e hanno dovuto soddisfare criteri particolarmente severi, anche se meno stringenti di quelli applicati al mercato principale. Tutte insieme, nelle Offerte Pubbliche Iniziali, hanno raccolto 15.48 miliardi di yuan (circa 1.5 miliardi di euro), più del doppio di quanto preventivato, ma l'andamento della prima giornata ha sollevato diverse preoccupazioni sull'immaturità del mercato cinese: la maggior parte dei titoli, infatti, ha raddoppiato il valore nell'arco del pomeriggio e le contrattazioni sono state sospese per limitare l'estrema volatilità del mercato. Alla ripresa le quotazioni di tutte le società hanno ricominciato a salire, mostrando dei risultati che hanno fatto impallidire quelli degli altri mercati cinesi: se lo Shanghai Composite Index, infatti, ha chiuso con un + 1.2% e lo Shenzhen Composite Index si è attestato a fine giornata a +1%, alcuni titoli quotati al ChiNext come Huayi Brothers Media Corporation (produttori cinematografici) e Beijing Lanxum Technology Co. hanno rispettivamente triplicato e più che raddoppiato le loro quotazioni. In un'intervista concessa alla televisione di Stato CCTV la general manager dello Shanghai Stock Exchange Song Liping ha sottolineato l'importanza del lancio del nuovo listino, che arriva dopo dieci anni di preparazione: "Le alte valutazioni per queste compagnie sono normali - ha dichiarato Song - a causa delle differenze tra questi titoli e quelli quotati presso i mercati cinesi più maturi. Ma una qualche immaturità nelle contrattazioni può comunque essere riscontrata".