E Avatar è espulso dai cinema
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E Avatar è espulso dai cinema

E Avatar è espulso dai cinema

L'ordine è arrivato dalle autorità centrali per fare spazio al kolossal su Confucio
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SHANGHAI. Dal nostro corrispondente
I cinesi impazziscono per Avatar. Ma Pechino decide di frenare sul nascere l'entusiasmo del pubblico. «Stamattina è arrivato un ordine dall'alto: dobbiamo smettere di proiettare il film per dare più spazio a produzioni cinematografiche cinesi», spiega il direttore di una grossa multisala di Shanghai. Il diktat è arrivato dal China Film Group, l'ente di stato responsabile della distribuzione di tutti i film nazionali e stranieri.
Secondo quanto riportato da alcuni blogger cinesi, poi confermato dai responsabili di diverse sale cinematografiche, Avatar dovrà scomparire dalle sale entro il 23 gennaio: i tanti cinesi che, anche nelle città del nord del paese, nei giorni scorsi si sono messi pazientemente in coda sfidando il freddo polare per aggiudicarsi i biglietti di Avatar avranno dunque tempo fino a venerdì per godersi il kolossal di James Cameron.
Poi basta, o quasi. Resterà in circolazione solo la versione in 3D. «A noi non è stato detto nulla e accettiamo le prenotazioni dei posti in sala fino alla fine di gennaio», dice il direttore di una sala di Shanghai attrezzata per le proiezioni in tridimensionale. Ma in Cina i cinema attrezzati con i dispositivi per proiettare i film in 3D sono pochissimi: l'ordine d'interrompere la proiezione della pellicola tradizionale, in 2D, equivale quindi alla censura quasi totale del film.
Perché impedire alla gente di vedere Avatar?
Per il quotidiano di Hong Kong Apple Daily - sempre molto critico con il governo di Pechino - la trama di Avatar sarebbe sgradita alle autorità cinesi: la resistenza del popolo dei Na'vi all'invasione terrestre, raccontata da Cameron, potrebbe richiamare le rivendicazioni delle minoranze uighura o tibetana nei confronti del governo centrale.
Più probabile, tuttavia, che la decisione segua ragioni di carattere economico. Oggi Avatar è un concorrente inarrivabile per i film cinesi: in meno di una settimana, il film americano ha incassato oltre 300 milioni di yuan (30 milioni di euro). Bloccando la distribuzione il China Film Group ha voluto fare spazio alle produzioni nazionali. Ora che Avatar è fuori gioco, il kolossal Confucius, opera biografica sul grande filosofo cinese che uscirà nei cinema proprio domani, non dovrebbe avere difficoltà a diventare il film più visto del 2010.
L.Vin.
ganawar@gmail.com
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La resistenza degli umanoidi
Il film del regista James Cameron è ambientato nel 2154 sul pianeta Pandora. Una compagnia interplanetaria terrestre vuole conquistare questo pianeta perché ricco del minerale superconduttore Unobtainium
Pandora è ricoperto da foreste pluviali e abitato da creature di tutti i tipi, tra cui i Na'Vi: umanoidi alti tre metri, con la pelle blu striata come le tigri, che parlano un linguaggio strano ma hanno espressioni molto simili all'uomo. Il film racconta la
loro resistenza all'invasione dei terrestri, la loro lotta per la sopravvivenza. Una vicenda
che - sostengono alcuni organi
di stampa critici con Pechino - potrebbe aver dato fastidio alle autorità cinesi per le similitudini con le rivendicazioni di uighuri
e tibetani

20/01/2010
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