"Per mantenere veritiere e affidabili le statistiche ufficiali, tenere conto delle critiche pubbliche non è solo nostro dovere, ma anche una nostra necessità": lo ha detto il capo dell'Ufficio Nazionale di Statistica di Pechino, Ma Jiantang, in un comunicato diffuso sul sito dell'agenzia in risposta alle polemiche piovute internazionalmente da più parti sui dati ufficiali diffusi dalla Cina, soprattutto in materia economica. I dati dell'Ufficio Nazionale di Statistica -spesso di fatto l'unico organo in Cina autorizzato a diffondere comunicazioni su economia e società- si sono trovati sovente al centro di controversie. L'ultima, solo qualche settimana fa, quando l'importante equity broker indipendente di Hong Kong CLSA aveva contestato le statistiche sull'andamento del settore manifatturiero. Secondo gli analisti di Hong Kong, in particolare, il PMI -Purchasing Managers' Index, importante indicatore del settore manifatturiero che segnala un mercato in espansione o in contrazione a seconda che si attesti sopra o sotto i 50 punti- nel mese di marzo era sceso per l'ottavo mese di seguito, fermandosi a quota 44.8. Le statistiche ufficiali diffuse poco dopo, invece, mostravano un PMI in ripresa a quota 52.4.