Pechino, 2 feb. - Gli incontri in preparazione della prossima riunione dell'Assemblea Nazionale Popolare (ANP) si sono chiusi all'insegna della fiducia. Se da un lato, Wen Jiabao si è detto preoccupato perché "la situazione economica nazionale e internazionale è complessa, e le incertezze crescenti"; dall'altro, ha rassicurato il suo pubblico affermando che "gli attuali problemi di squilibrio e modello di crescita insostenibile che caratterizzano la Cina troveranno una risposta positiva". Durante gli incontri, dopo aver sottolineato che la leadership proseguirà nella propria politica macroeconomica incrementandone però la flessibilità di applicazione, il premier ha delineato gli obiettivi cardine per il 2010: equilibrare la crescita, aggiustare il modello di sviluppo e contenere l'inflazione. A detta di analisti domestici e internazionali, tra i pericoli che minacciano il Dragone, la "vera preoccupazione" sarebbe lo scoppio di un'eventuale bolla speculativa. In merito, Fan Gang, che siede nel comitato della politica monetaria della People's Bank of China (PBoC), ha affermato che i recenti provvedimenti intrapresi dall'istituzione bancaria per frenare l'eccesso di liquidità (l'aumento dell'indice di riserva bancario e il giro di vite sul credito, ndr) sono stati "ottimi, tempestivi e necessari". E ha anche rivelato che l'introduzione di una tassa sulla proprietà, in sostituzione alle vecchie tasse di bollo e transazione, sarebbe sotto esame. Nel 2009, a dispetto delle previsioni negative che avevano seguito quella che si è dimostrata la crisi economica più pesante dal 1929, la Cina è cresciuta dell'8,7% registrando un baldanzoso +10,7% nell'ultimo trimestre dell'anno che le ha permesso di superare ampiamente l'obiettivo dell'8%, ritenuto minimo comune denominatore della stabilità sociale. Come ha detto Wen Jiabao "la Cina ha battuto la crisi finanziaria globale mediante un ravvicinamento democratico e scientifico dei processi decisionali, avvalendosi dei consigli degli esperti e tenendo in alta considerazione le preoccupazioni della popolazione".