di Eugenio Buzzetti
Pechino, 25 lug. - Condanna all'ergastolo per corruzione per l'ex numero due della Commissione Militare Centrale cinese, il massimo organo decisionale dell'esercito cinese, Guo Boxiong. Lo rivela l'agenzia di stampa cinese, Xinhua. Guo è stato privato anche dei diritti politici a vita e del grado di generale, e ha subito la confisca dei beni. Guo Boxiong è stato al vertice delle Forze Armate cinesi fino al 2012. L'alto funzionario militare era finito sotto processo nell'aprile scorso, ed era accusato di avere intascato tangenti per 80 milioni di yuan (oltre dieci milioni di euro al cambio attuale) negli anni in cui ricopriva la carica di vice presidente della Commissione.
La condanna arriva a un anno dall'espulsione di Guo dal Partito Comunista Cinese, annunciata il 30 luglio 2015. Guo è il militare più alto in grado a essere condannato per corruzione dal 1949, quando nacque la Repubblica Popolare Cinese, ed è una delle vittime di più alto profilo della campagna anti-corruzione cominciata a fine 2012 per volontà di Xi Jinping, che l'ha indetta subito dopo essersi insediato al vertice del Partito Comunista Cinese.
Una sorte analoga a quella di Guo era toccata anche a un suo ex collega, Xu Caihou, vice presidente della Commissione Militare Centrale negli stessi anni. Xu è stato accusato di corruzione nel 2014, ma è morto all'inizio del 2015 prima di potere essere processato. Guo era a capo del comando militare di Lanzhou, nel nord-ovest della Cina, il più grande dei sette in cui era ripartito l'esercito prima della riorganizzazione delle Forze Armate introdotta a inizio 2016 dal presidente cinese Xi Jinping, ed era considerato il funzionario delle Forze Armate cinesi più potente ai tempi dell'ex presidente cinese, Hu Jintao.
25 LUGLIO 2016
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