Pechino, 16 mag. - Il gigante cinese dell'e-commerce, Alibaba, è stato sospeso dalla Coalizione Internazionale contro la Contraffazione (Iacc). La decisione è stata presa dopo i reclami di molti gruppi che vedono nelle piattaforme on line gestite da Alibaba un mercato per la contraffazione - una pratica per cui il gigante dell'e-commerce era stato criticato l'anno scorso anche dal governo cinese - e per un presunto conflitto di interessi che vedrebbe al centro il presidente del gruppo, Robert Barchiesi, tra cui il possesso di azioni Alibaba.
Dall'accusa si era difeso lo stesso Barchiesi spiegando all'agenzia Bloomberg che gli investimenti sono "completamente indipendenti" dal lavoro presso la Iacc e che rappresentano comunque "una piccola percentuale" del suo portafoglio che comprende anche azioni che fanno parte dell'associazione anti-contraffazione con sede a Washington. Da parte sua, Alibaba ha reso noto che continuerà a lavorare con la Iacc per eliminare dalle sue piattaforme i prodotti identificati come falsi.
Nelle ultime settimane a lasciare la Coalizione Internazionale Anti-Contraffazione sono stati gruppi di spicco come Gucci America, Michael Kors e Tiffany. L'accusa, per Alibaba, è quella di avere tratto profitto dalla vendita di falsi, che il gruppo di Jack Ma respinge. Toni ancora più forti nei confronti del gigante dell'e-commece cinese li ha utilizzati il gruppo Michael Kors, che ha definito Alibaba "il nostro più pericoloso e nocivo avversario".
e.b.
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