CINA: "OFFERTA SEGRETA" PER L'EUROZONA
Pechino, 17 ott.- Un'"offerta segreta" per sostenere l'Eurozona: è quanto avrebbe proposto la Cina al vertice finanziario del G20 che si è concluso sabato scorso a Parigi. Lo riferisce un articolo pubblicato domenica sul "Sunday Times", che cita una fonte vicina ai negoziati.
Secondo il quotidiano britannico, la delegazione cinese capitanata dal ministro delle Finanze Xie Xuren avrebbe espresso l'intenzione di "pompare decine di miliardi nell'Eurozona" per acquistare infrastrutture, sulla falsariga di quanto sta facendo in Grecia il colosso di Pechino HNA, prossimo all'acquisizione dell'aeroporto di Atene. Le banche del Dragone, inoltre, sarebbero disponibili ad aumentare gli acquisti di debito pubblico dei paesi europei.
Ma, ovviamente, i nuovi mandarini pongono delle condizioni: "La Cina vuole essere sicura che l'Europa abbia una conoscenza precisa del buco - riferisce la fonte del "Sunday Times"- e che tale buco non diventi più grande prima che Pechino accetti di riempirlo".
Dalla capitale cinese, intanto, non giunge alcuna conferma, né la notizia è apparsa sui media locali: nelle ultime settimane l'opinione pubblica ha mostrato attraverso internet una certa ostilità verso qualsiasi ipotesi di salvataggio dell'euro.
I giornali cinesi danno ampio spazio alle proteste dei movimenti anti-Wall Street che sabato scorso hanno scosso le piazze di numerose nazioni occidentali, e dedicano un'attenzione particolare agli scontri tra manifestanti e polizia avvenuti in Italia. Anche il ministero degli Esteri di Pechino commenta le manifestazioni, riservando qualche puntura alle economie più mature: "Recentemente abbiamo riscontrato una notevole copertura di queste vicende da parte dei media - ha dichiarato nel corso del consueto briefing con la stampa il portavoce Liu Weimin - e abbiamo notato che sui media ci sono stati commenti, discussioni e riflessioni. Ma tutte queste riflessioni devono essere rivolte verso il mantenimento di uno sviluppo stabile e sano dell'economia globale".
Nel corso del fine settimana, tuttavia, sul web cinese si sono susseguiti appelli a seguire l'esempio degli 'indignados' occidentali, messaggi prontamente filtrati dalla censura.
"I conflitti che si stanno verificando nelle nazioni occidentali possono assumere una forma più o meno grave - si legge in un editoriale pubblicato oggi sul quotidiano cinese ultranazionalista "Global Times"- ma la Cina deve mantenere la calma e osservare come si svilupperanno le proteste di strada in Occidente, facendo le giuste scelte per il suo esclusivo beneficio".
di Antonio Talia
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