Cina: la nostra crescita non va ostacolata o temuta (Consiglio di Stato)
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Cina: la nostra crescita non va ostacolata o temuta (Consiglio di Stato)

Cina: la nostra crescita non va ostacolata o temuta (Consiglio di Stato)

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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Pechino, 13 dic - La Cina ha difeso la sua ascesa al potere sulla scena mondiale, che dovrebbe, ha detto un alto funzionario del Governo, essere "favorita" piuttosto che "temuta e ostacolata" dalla comunita' internazionale, dal momento che "tutti i Paesidella stessa barca". "La comunita' internazionale dovrebbe accogliere con favore lo sviluppo pacifico della Cina, piuttosto che temerlo o cercare di frenarlo, sostenerlo piuttosto che ostacolarlo", ha scritto il viceministro degli Esteri , Dai Bingguo in un lungo commento - due intere pagine - pubblicato dal China Daily. "La comunita' internazionale deve comprendere e rispettare i legittimi interessi della Cina e le sue preoccupazioni", dice Dai, che si lamenta che "alcuni paesi identifichino i loro amici o nemici, sulla base dell'ideologia e si raggruppano sotto vari pretesti e denominazioni per garantire loro il predominio mondiale". L'anno 2010 e' stato caratterizzato da tensioni crescenti della Cina con i suoi vicini asiatici, sempre piu' preoccupati per le sue ambizioni territoriali. La Cina ha avuto due mesi di crisi diplomatica per la sovranita' marittima con il Giappone ed e' apparsa in crisi nella penisola coreana a seguito del bombardamento della Corea delNord contro il Sud. Pechino e' stato l'unico grande paese che non ha condannato l'episodio. La sua valuta, lo yuan e' sottoposta a pressioni da tutte le parti. Secondo Dai la Cina poi avrebbe dovuto subire un "insulto intollerabile" con la concessione del Nobel per la pace a Liu Xiaobo (firmatario di un appello per una maggiore democrazie nel Paese) "I Paesi dovrebbero considerarsi - ha detto ancora Dai Bingguo - come passeggeri nella stessa barca per attraversare il fiume in pace invece di lottare e cercare di spingersi l'un l'altro giu' della barca". "C'e' chi e' preoccupato che la Cina possa convertire il suo crescente potere economico in potere militare", ha detto Dai, "ma la Cina persegue una politica militare che e' solo di natura difensiva".
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