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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Sydney, 20 set - Cina e India
vogliono ritagliarsi la parte del leone nello sfruttamento
del piu' promettente deposito di carbone australiano, il
bacino Galilea nord, tre anni prima dell'inizio della
produzione. Lo ha riferito il giornale "The Australian".
Dopo l'acquisizione da parte del gigante indiano delle
infrastrutture Gvk delle attivita' della Hancock sul carbone
australiano, solo 1,2 miliardi su 20 miliardi di tonnellate
di carbone estratte dai giacimenti dello Stato del
Queensland restano di proprieta' australiana, scrive il
giornale. La Gvk, un produttore di energia indiano che mira
a garantirsi l'approvvigionamento energetico per i suoi
progetti futuri, paghera' 1,3 miliardi di dollari (903
milioni di euro) per una concessione di 7,9 miliardi di
tonnellate, quasi il 40% delle riserve del bacino. Il
connazionale Adani detiene gia' una quota di mercato pari a
7,8 miliardi di tonnellate.
Col-Mai
(RADIOCOR) 20-09-11 09:04:46 (0063)CINA,FE 5 NNNN
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