Pechino, 30 set. - Il tira e molla durato due anni fra Apple e le compagnie telefoniche cinesi sembra essere finito. Milioni di utenti cinesi potranno acquistare dal mese prossimo il famosissimo iPhone, che così raggiunge probabilmente l'ultimo mercato al mondo e il più lento a lanciare la moda dello 'smart phone'.
La compagnia di telefonia mobile China Unicom ha annunciato ieri di aver firmato un accordo con la Apple per distribuire l'iPhone sul mercato cinese. China Unicom è il secondo fornitore di servizi di telefonia mobile per numero di utenti nel paese. Dal 2007 compete con China Mobile, la compagnia numero uno, per l'introduzione del nuovo fiore all'occhiello della Apple nel paese che vanta il più alto numero di possessori di telefonini al mondo. All'inizio i costi imposti dalla casa madre e dalle compagnie che espletano il servizio ne hanno ritardato l'arrivo a un passo dall'accordo con China Mobile. Poi, da quando China Unicom ha introdotto lo standard 3G supportato dagli ultimi modelli iPhone, la Apple ha avviato un canale unico di trattative solo con quest'ultima. Ma la partita non è ancora chiusa, e China Mobile ha detto che continuerà a lavorare per poter anch'essa beneficiare dell'introduzione dell'iPhone dal momento che Unicom non ha scucito il diritto di esclusiva.
Sul mercato saranno lanciati apparecchi di tecnologia 2G e 3G in tre modelli: le versioni 16GB e 32Gb dell'iPhone 3GS, e la versione 8GB dell'i-Phone 3G. Non tutti i telefoni avranno l'opzione wi-fi, che in Cina non è consentita per legge. Gli utenti potranno scegliere di acquistare il telefono con un contratto di due anni con la compagnia di servizi o senza contratto fisso, ma il prezzo finale è ritenuto ancora troppo alto. Si parte dai 5000 yuan (circa 500 euro) per la versione con abbonamento, a salire fino a 5999 (circa 600 euro) per quello senza abbonamento fisso. In un sondaggio lanciato dal portale Sina, il 96% dei votanti ha dichiarato che il prezzo non è ragionevole e l'86% ha detto che non acquisterà un iPhone per vai del costo proibitivo.
Gli esperti sono d'accordo con le voci del popolo, ma aggiungono che ora la palla è nelle mani delle compagnie di telecomunicazioni, a cui spetterà il compito di far gola ai clienti con ricchi pacchetti di servizi.