Shanghai, 01 settembre - Chengdu è un maratoneta che non teme la corsa agli ostacoli. Anche in tempi di crisi globale, la capitale del Sichuan – in barba ai catastrofismi economici - va dritta al traguardo, mantenendo un trend di crescita positivo. La formula vincente è duplice: ricchezza di manodopera e incentivi agli investimenti. Se i settori trainanti sono alimentare e manifatturiero, ottimi risultati si riscontrano anche nei settori dell'IT e del service outsourcing. E' del maggio scorso l'accordo quinquennale di cooperazione strategica firmato dalle autorità provinciali del Sichuan con China Telecom, China Mobile e China Unicom. Si tratta di un piano di 100 miliardi di yuan (10 miliardi di euro circa) – destinati per la metà a Chengdu – per la realizzazione di una serie di progetti nelle telecomunicazioni. Alcuni esempi eclatanti: il West China Information Center, attualmente in costruzione, è destinato a diventare uno dei maggiori centri all'avanguardia di tutta la Cina e farà di Chengdu il quarto polo commerciale del Paese dopo Pechino, Shanghai e Canton; oppure la prima piattaforma di servizi a valore aggiunto (VAS) per l'agevolazione degli investimenti in loco realizzata lo scorso anno dal gruppo Chengdu Hi-Tech Investment. L'ottimo stato di salute dell'economia sichuanese si riflette nei numeri: il PIL di Chengdu ha registrato un picco del 14,3% durante il primo semestre del 2009, più del doppio della crescita nazionale del 7,1%. Ancora: la Silicon Valley locale nel 2009 ha aumentato la produzione del 25,4% rispetto allo stesso periodo del 2008, un risultato che - affiancato dalla crescita annuale del 27% nei settori del software e dell'outsourcing - sembra destinato a seguire uno sviluppo ulteriore. Chengdu sembrerebbe affermarsi quindi come l'Eden del Software. Creato nel 1991, questa zona di sviluppo industriale per i prodotti hi tech si posiziona al 4° posto nel ranking ufficiale tra le 54 Zone Economiche Speciali con simmetrico focus industriale sparse sul territorio cinese. Il fiore all'occhiello è senz'altro Tianfu Software Park, attivo dalla fine del 2005, oggi tra i principali centri di sviluppo informatico. Il parco – attraverso un sofisticato sistema di incentivi e sgravi fiscali – ha attratto diversi BIG internazionali, tra cui spiccano i nomi di IBM, SAP, NOKIA, NEC, Siemens, Alcatel, Accenture, oltre ad alcuni campioni nazionali, tra cui Huawei Technologies, China Mobile e Alibaba. Charlie Liu, presidente della Divisione Greater China di VXI Global Solutions Inc., ha affermato: " Non tutte le città sono adatte ad accogliere lo sviluppo dei servizi outsourcing, ma Chengdu ha tutte le carte in regola per diventare un hub di attrattiva globale ." Mr Liu si dichiara soddisfatto della scelta di aprire la sede della sua società – che impiega oltre 1000 persone - presso il Tianfu Software Park. "Il core business di VXI Global Solutions – operando fondamentalmente come service-provider– comporta un trade off tra costi ed efficienza, ed è per questo che abbiamo trasferito i nostri centri da città di primo livello, come Pechino e Shanghai, a città di secondo livello, quindi più piccole e vantaggiose in termini di abbattimento generale delle spese fisse". Charlie Liu è il primo di una lunga serie: sono infatti molti gli investitori che scelgono Chengdu come piattaforma d'impresa. Le autorità locali sono galvanizzate dal trend e hanno coniato lo slogan: "Chengdu, absolutely for outsourcing". Strategia di marketing o riflessione altisonante sui cambiamenti del mercato?