di Eugenio Buzzetti
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Pechino, 25 giu. - CCTV, l'emittente televisiva statale cinese, ha mandato in onda, ieri, nuove immagini dell'attentato in piazza Tian'anmen del 28 ottobre scorso, compiuto da tre uomini a bordo di un suv che hanno travolto la folla prima di schiattarsi contro le barriere della Città Proibita, l'antica sede imperiale cinese antistante la piazza, e andare in fiamme. L'attentato, compiuto, secondo i riscontri di polizia, da estremisti uighuri, e per il quale tre persone sono state condannate a morte la scorsa settimana, rappresenta il punto di inizio negli ultimi mesi di una catena di attentati in vari luoghi pubblici della Cina che hanno sconvolto il Paese e dato il via, il mese scorso, alla campagna anti-terrorismo nello Xinjiang, la regione autonoma nord-occidentale da cui proviene la minoranza uighura, i cui gruppi estremisti chiedono l'indipendenza del territorio dal governo centrale cinese.
Per sottolineare il pericolo della minaccia terroristica, il documentario mandato in onda da CCTV parte dagli attentati alle Torri Gemelle di New York dell'11 settembre 2001, prima di passare ai documenti visivi dell'attentato nella piazza centrale di Pechino. Le immagini mostrano il suv bianco percorrere la parte di strada destinata al traffico delle biciclette e dei passanti a velocità elevata e travolgere alcuni passanti, prima di finire contro una delle scalinate di ingresso della Città Proibita. Nell'attentato, erano morte due persone, oltre alle tre presenti all'interno del veicolo, e altre quaranta erano rimaste ferite.
Altre immagini diffuse dallo speciale trasmesso sulla CCTV mostrano, inoltre, le rivolte del 26 giugno scorso nello Xinjiang, quando negli scontri etnici tra la popolazione uighura e le forze di polizia cinesi, erano morte 35 persone. Gli uomini nelle immagini vengono mostrati mentre danno fuoco a edifici e automobili. Nello speciale si vedono, inoltre, immagini dell'attentato alla stazione di Kunming, nell'estremo sud della Cina, del 1 marzo scorso, quando un gruppo di almeno otto persone armate di lunghi coltelli ha colpito a morte 29 tra passanti e passeggeri in attesa e ne ha feriti altri 143. Il documentario, scrive l'agenzia Xinhua, è stato trasmesso con lo State Internet Information Office, il Ministero della Pubblica Sicurezza e il Consiglio di Stato, il governo cinese.
25 giugno 2014
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