ARRESTATI DUE RAGAZZI PER DIFFUSIONE DI 'RUMORS'
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ARRESTATI DUE RAGAZZI PER DIFFUSIONE DI 'RUMORS'

ARRESTATI DUE RAGAZZI PER DIFFUSIONE DI 'RUMORS'

Politica interna
ARRESTATI DUE RAGAZZI PER DIFFUSIONE DI 'RUMORS'
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Pechino, 12 dic.- In manette due ragazzi dell'Hunan 'colpevoli' di aver diffuso sul web notizie false riguardanti la polizia locale. I due, entrambi ventenni, hanno pubblicato su internet un video che mostra uno stuolo di circa 5.000 poliziotti e 100 veicoli delle forze dell'ordine presidiare un matrimonio avvenuto lo scorso 6 dicembre nella città di Changsha. La polizia locale si è difesa dicendo che si è trattato di una pura coincidenza: il convoglio militare era di ritorno da un addestramento quando si è trovato a passare proprio in quel momento sul luogo delle celebrazioni. Il pettegolezzo, spiegano ancora i funzionari, ha però suscitato molto clamore e il video è stato ripreso da diversi netizen. Perciò i due giovani saranno detenuti per cinque giorni secondo quanto previsto dalle recenti leggi in materia, ha continuato un poliziotto.

 

Il popolo del web conta in Cina più di 485 milioni di 'cittadini' che spesso vedono in internet l'unica opportunità per far sentire la propria voce o per fare denuncia. Un fenomeno che si sta allargando a macchia d'olio destando i timori del governo centrale, la cui immagine ne esce in molti casi compromessa. Così dopo il sistema di censura ribattezzato "Muraglia di Fuoco" e l'arresto delle voci contrarie al partito, l'ultima mossa del governo per frenare la circolazione di commenti e informazioni sgradite a Pechino consiste in un "sistema di credibilità" presentato  lo scorso settembre per limitare la diffusione sul web di false notizie. L'apparato messo a punto da Sina.Weibo  - il primo operatore di servizi di microblog cinese –prevede una  serie di pene più o meno dure a seconda dell'entità del reato. "Molti rumor vengono pubblicati con intenti maligni, altri nascono invece dal fatto che Weibo – il Twitter cinese prodotto di punta di Sina Corp. – mette a disposizione degli utenti solo 140 caratteri cinesi. Spesso il sunto dei fatti che ne viene fuori costituisce in realtà un'informazione distorta" aveva spiegato il presidente della compagnia Charles Chao, intervenuto al China Digital Media Summit di Pechino.

 

Due gli episodi principali che hanno attirato su Weibo gli occhi del Dragone: l'incidente ferroviario di Wenzhou che il 23 luglio costò la vita a 44 persone e le proteste scoppiate lo scorso mese a Dalian contro una fabbrica petrolchimica di (questo articolo). In entrambe le occasioni i netizen hanno usato il microblog per puntare il dito contro il governo. In particolare, nel primo caso le autorità cinesi furono accusate di scarsa attenzione al salvataggio delle vittime e al risarcimento dei familiari, nel secondo il tam tam sul web obbligò le autorità locali a garantire la rilocalizzazione dell'impianto. Le due vicende hanno riaperto il dibattito all' interno dei circuiti politici sulla regolazione della comunicazione via internet che contrappone due correnti principali: da una parte ci sono coloro che vedono nei blog una strada verso una maggior trasparenza dei fatti nazionali e dall'altra coloro che li demonizzano.

 

di Sonia Montrella

 

© Riproduzione riservata

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