Pechino, 29 gen. - L'ambizione di Pechino di costruire una rete ferroviaria capace di coprire a tappeto le immense superfici della nazione rischia di scontrarsi con le recenti strette al credito: "Ci sono alcuni progetti le cui prospettive economiche sono scarse, le nuove linee della Cina Occidentale, ad esempio, potrebbero incontrare delle difficoltà nel reperimento dei finanziamenti bancari" ha dichiarato il professor Wang Zhensong, uno dei principali esponenti del ministero delle Ferrovie. Sulle ferrovie si gioca una partita fondamentale per il pacchetto di stimoli all'economia da 4mila miliardi di yuan (400 miliardi di euro) lanciato dal governo alla fine del 2008 per fronteggiare la crisi; dei 1500 miliardi destinati alle infrastrutture, infatti, la maggior parte è stata riservata proprio alle linee ferroviarie. L'anno scorso la spesa per l'ammodernamento della rete è aumentata del 78%, raggiungendo quota 600 miliardi di yuan (circa 60 miliardi di euro) e secondo i dati forniti dal ministero nel 2010 aumenterà di un ulteriore 17%, toccando i 700 miliardi di yuan; gli studi di Macquarie Research Equities mostrano che il picco si toccherà nel 2011 e nel 2012, con 750 miliardi di yuan di spesa per ogni anno. Il progetto e i risultati finora ottenuti sono enormi: l'anno scorso sono stati realizzati 9524 chilometri di nuove ferrovie, e nel 2010 verranno create linee per altri 6840 chilometri, per un totale di 90 mila chilometri complessivi di rete, la seconda più ampia al mondo dopo quella statunitense. Ma ad essere in discussione sono in particolare i progetti di alta velocità: le linee su cui i treni possono giungere a 350 chilometri orari arrivano a costare il triplo delle linee ordinarie, e già alcuni di essi - come la Shanghai- Hangzhou da 30 miliardi di yuan - hanno subito rallentamenti e ritardi a causa della ricerca di maggiori capitali da parte dei costruttori. Su tutto il progetto pesa la nuova sterzata impressa dal governo al credito; dopo le cifre record registrate lo scorso anno, quando le banche cinesi hanno erogato nuovi prestiti per 9590 miliardi di yuan (circa 959 miliardi di euro), adesso è tempo di stringere i cordoni della borsa. Nelle ultime settimane, infatti, diversi segnali come un aumento del coefficiente di riserva obbligatoria per gli istituti di credito imposto dalla banca Centrale o i richiami della China Banking Regulatory Commission, evidenziano che la priorità per il 2010 non è più solo la lotta contro gli effetti della crisi globale, ma anche evitare un surriscaldamento dell'economia causato dall'eccessiva liquidità in circolazione. Sempre secondo Macquarie, sono 33mila i chilometri di nuove linee attualmente in costruzione, e richiedono un investimento totale di 2100 miliardi di yuan; il ministero delle ferrovie ha bisogno di maggiori fondi che possono essere allocati attraverso il debito, l'emissione di bond, o gli investimenti pubblici e privati. "La situazione potrebbe effettivamente peggiorare quest'anno" ha detto il professor Wang Zhensong. E gli operatori dell'alta velocità si trovano stretti tra l'incudine e il martello: andare alla ricerca di nuovi investimenti, o aumentare i prezzi dei biglietti rendendo estremamente impopolari e poco redditizie le nuove linee.