Roma, 5 mag.- Da tempo nelle sale da tè gira una battuta: possibile che tra1 miliardo e trecento milioni di abitanti non ci siano undici persone in grado di giocare bene a pallone? E' l'ossessione della Cina moderna: affermarsi sul campo di calcio come sui mercati internazionali. Per riuscirci Pechino ha scelto un partner pluridecorato: l'Italia. La Federazione Calcio di Pechino, o Bfa, (principale istituzione del calcio a Pechino e componente ufficiale della Federazione Cinese Gioco Calcio) e la Aiac (Associazione Italiana Allenatori di Calcio) hanno firmato un Accordo di collaborazione. La cooperazione ha un duplice obiettivo: da un lato quello di accelerare lo sviluppo dello sport a Pechino e, dall'altro, quello di promuovere la cultura e la scuola calcistica italiana. Il tutto nell'arco di cinque anni.
L'Associazione italiana – si legge in un comunicato – promette di formare, assistere, aggiornare e supportare gli allenatori della Bfa impegnati nella istruzione dei giovani giocatori. Una preparazione che vedrà gli allenatori impegnati in seminari, campi scuola, laboratori, master e programmi di addestramento a breve e lungo termine, e "soggiorni studio" in Italia. L'Aiac non investe solo sugli allenatori ma anche sugli studenti. Ecco allora – si legge ancora nel documento – "allenatori esperti del settore giovanile per eseguire i programmi di sviluppo del calcio giovanile della BFA nelle scuole elementari e medie, nonché assistere nella promozione del progetto Il Calcio nelle Scuole; un campo di addestramento base per fornire corsi, campus e laboratori a giovani durante i fine-settimana e le vacanze; l'invito rivolto alle squadre giovanili di Pechino, a partecipare ai più importanti tornei giovanili italiani". Al più generico obiettivo di sviluppare la cultura del calcio si aggiunge un progetto di creazione di una squadra di calcio giovanile di Pechino. La Bfa organizzerà nel mese di maggio 2010 una selezione dei migliori giovani giocatori al fine di individuare una rosa di giovani promesse con cui partecipare al campionato nazionale del 2013. La lega pechinese collaborerà con l'Aiac per "costruire una squadra forte per vincere il campionato". E sono già state poste le condizioni: l' Aiac fornirà un allenatore italiano professionista per assistere, come Technical Manager, la squadra di allenatori cinesi e fornire loro consulenza tattica e tecnica,e organizzerà, ogni anno, in Italia, laboratori di calcio personalizzati ed incontri amichevoli tra le squadre di Pechino e le squadre italiane. In alcuni periodi dell'anno, inoltre, sarà possibile utilizzare le strutture della nazionale di calcio maggiore italiana a Coverciano-Firenze.
Un'alleanza fruttuosa non solo per i cinesi ma anche per gli italiani che, grazie all'accordo, avranno l'occasione calcare i campi della Great Wall Cup di Pechino, torneo giovanile internazionale supportato e promosso tra gli altri dalla lega italiana.